Fa la puntura ad un carabiniere senza iniettare il vaccino Covid: infermiera indagata nel Trevigiano

Ha fatto la puntura ad un carabiniere che però si è accorto che non gli era stato iniettato nessun vaccino anti Covid. È finita nei guai una infermiera di Lughignano, frazione di Casale sul Sile, in provincia di Treviso, che è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura della città veneta ipotizzando i reati di omissione in atti d’ufficio e falso. In particolare, i carabinieri del Nucleo antisofisticazione stanno facendo accertamenti sulla delicatissima vicenda per verificare se il fatto possa essere capitato anche altre volte. Ma procediamo con ordine. Come racconta La Tribuna di Treviso, tutto è cominciato quando il militare si è presentato domenica scorsa al Vax Point per ricevere la propria dose di vaccino contro il Coronavirus. Tutto era filato via liscio come previsto: l’attesa in coda per il proprio turno e, finalmente, la chiamata.
Quando però è stata effettuata l'inoculazione, il carabiniere si è accorto che c'era qualcosa che non andava. Come riporta il quotidiano trevigiano, l'uomo ha sentito infatti che l’ago della siringa gli è entrato nella pelle del braccio destro ma, con la coda dell’occhio, ha visto che il pistone della stessa siringa, che l’infermiera avrebbe dovuto premere per iniettargli il vaccino, non si era mosso. L’infermiera, poi, ha estratto l’ago e gettato la siringa nell’apposito contenitore, guardando il quale il militare ha trovato conferma dei suoi dubbi: ha visto infatti un siringa con all’interno il siero che non è stato inoculato. A quel punto, il militare ha chiamato i carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Treviso, che si sono recati immediatamente sul posto e sequestrato la siringa in questione. Il fatto è stato poi segnalato anche alla procura della Repubblica di Treviso che ha aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando i reati di omissione in atti d’ufficio e falso.
Per Ulss "probabile svista" infermiera
Il caso di un'infermiera indagata per non aver somministrato il vaccino ad un carabiniere potrebbe essere riconducibile a "una svista". È quanto si apprende da ambienti dell'azienda sanitaria Ulss 2 di Treviso, trattandosi di una persona che si era sottoposta normalmente alla vaccinazione e che in precedenza aveva sempre somministrato regolarmente le dosi agli utenti. Fra i rifiuti dell'ambiente in cui la donna ha operato, sembra sia stata ritrovata una siringa non svuotata. L'orientamento sarebbe quello di attribuire il fatto a una distrazione dovuta alla stanchezza dell'operatrice. Il denunciante sarà sottoposto a una verifica degli anticorpi per avere un riscontro in più sull'episodio segnalato.