“Ero fermo davanti casa Poggi, i carabinieri mi hanno mandato via”: cosa diceva Sempio sul giorno dell’omicidio

"Mi sono fermato e parlando con i presenti mi hanno detto che avevano ritrovato una ragazza morta, ma non avevo ancora capito che si trattava di Chiara Poggi. Dopo essere stato allontanato da un carabiniere sono tornato a casa". Il 10 febbraio del 2017 Andrea Sempio è in Procura a Pavia e sta rilasciando il suo secondo interrogatorio: per la prima volta è indagato per l'omicidio di Chiara Poggi in concorso con Alberto Stasi o con ignoti. La stessa accusa dalla quale si sta difendendo ora, dopo che le prime indagini su di lui finirono con un'archiviazione.
In questi giorni al centro dei nuovi accertamenti sono finite anche alcune foto inedite del giorno dell'omicidio: una ritrae Andrea Sempio parlare con un gruppo di persone fuori dalla villetta di Garlasco e un'altra mentre è in macchina. A scattare quelle foto era stata una giornalista freelance che, così come altri colleghi, si era precipitata sul luogo dell'omicidio: l'autrice delle foto è stata sentita dai carabinieri come persona informata dei fatti nella giornata del primo dicembre.
Al momento quelle foto confermerebbero la versione fornita da Andrea Sempio durante il suo interrogatorio: sia l'orario in cui l'attuale indagato è passato davanti alla villetta sia che sia passato più volte. I suoi avvocati a Fanpage.it, poco dopo che queste foto inedite hanno iniziato a essere diffuse sui social, hanno precisato: "Queste foto sono la miglior prova della versione di Andrea Sempio".
L'avvocato difensore Liborio Cataliotti, insieme alla sua collega Angela Taccia, ha inoltre aggiunto: "Lui venne sentito pochi giorni dopo il delitto e disse esattamente di essere passato una prima volta davanti alla villetta e di non essersi fermato. Aveva visto un gruppo di persone fuori dall'abitazione di Garlasco di Chiara Poggi e aveva tirato dritto. Poi era tornato con suo padre per verificare cosa fosse successo. Lo disse già a tempo debito".
Ma cosa disse nel 2017 agli inquirenti Andrea Sempio riconfermando la sua versione anche dei giorni precedenti? Cosa aveva fatto il 13 agosto 2007, ovvero il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi?
"Suppongo – aveva iniziato così il racconto di quella giornata – di essermi svegliato verso le nove. Credo che ci fosse in casa mio padre ma non sono in grado di ricordare oggi se ci fosse effettivamente. Ho aspettato che mia madre tornasse a casa perché aveva preso la macchina che avevamo per andare a fare la spesa. Quando è arrivata mia madre, poco prima delle dieci, io ho preso la macchina e sono andato a Vigevano dove pensavo di andare alla Feltrinelli. Sono effettivamente andato ma la Feltrinelli quel giorno era chiusa quindi ho fatto un giro in Piazza Ducale e poi sono tornato a Garlasco. Non ricordo se avevo portato dietro il cellulare".
Da qui viene collegato lo scontrino del parcheggio di Vigevano: un alibi che per gli investigatori è di poco valore dal momento che l'orario non combacerebbe con l'orario della morte di Chiara Poggi. Ma la famiglia Sempio ha sempre conservato quel biglietto una volta ritrovato in macchina i giorni successivi il 13 agosto di 18 anni fa e dopo che l'attuale indagato era stato già sentito dai carabinieri.
Nel 2017 Andrea Sempio proseguiva così la sua versione della giornata: "Quando sono tornato a Garlasco, verso le 11, sono andato da mia nonna che all'epoca risiedeva dove risiedo io ora e sono rimasto lì più o meno fino all'ora di pranzo, poi sono tornato a casa per pranzare e poi verso le 13:30 siamo tornati con mio padre da mia nonna e siamo stati lì circa un'ora e dopo, quando ce ne siamo andati, siamo passati davanti alla via Pascoli ed io guardando avevo notato delle ambulanze e del movimento".
Ecco quindi che Sempio decide di uscire di nuovo: "Tornati a casa non mi ricordo dopo quanto io sono riuscito in macchina a fare un giro e girando per il paese sono ripassato li ed ho visto ambulanze e polizia. Mi sono quindi fermato e parlando con i presenti mi hanno detto che avevano ritrovato una ragazza morta, ma non avevo ancora capito che si trattava di Chiara Poggi. Dopo essere stato allontanato da un carabiniere sono tornato a casa, l'ho detto a mio padre e insieme siamo tornati lì ed abbiamo parlato con i presenti ed abbiamo saputo che era stata ritrovata la Chiara. Si sapeva che era morta ma non si sapeva perché, girando varie voci. Io non ho provato a chiamare Marco, credo che la prima volta che ci siamo visti è stata all'obitorio a Vigevano".
Intanto la Procura di Pavia continua le indagini su Andrea Sempio. Il prossimo 18 dicembre la perita super partes Denise Albani illustrerà le conclusioni dell'incidente probatorio sugli accertamenti genetici legati al delitto. Solo successivamente i magistrati si esprimeranno chiedendo o meno un rinvio a giudizio a carico di Andrea Sempio.