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Erano andati a duemila metri coi sandali di gomma: salvati dal soccorso alpino

I quattro, tutti padovani, erano rimasti bloccati lungo un sentiero, sui fianchi del monte Rua, a causa di una frana; le calzature che indossavano non permettevano loro di proseguire.
A cura di Davide Falcioni
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"Indossare calzature da trekking adeguate". È una delle prime raccomandazione rivolte a chi si appresta ad effettuare una passeggiata sui sentieri di montagna. Eppure questa elementare regola è stata ignorata da un gruppo di giovani escursionisti (due uomini e due donne dai venti ai trent'anni) che ieri, intorno alle 18 e 30, hanno lanciato l'allarme chiedendo l'intervento del Soccorso Alpino. I quattro, tutti padovani, erano infatti rimasti bloccati lungo un sentiero, sui fianchi del monte Rua, a causa di una frana; le calzature che indossavano non permettevano loro di proseguire nell'escursione e con il passare delle ore il timore di rimanere in alta quota anche di notte li ha spinti a chiedere aiuto.

Dopo la chiamata al 118, l'intervento dei tecnici è stato tempestivo. I soccorritori della stazione di Forni di Sopra si sono portati in zona insieme all'elicottero, per provvedere al recupero di quattro giovani, tutti bloccati a 2.000 metri di quota in un tratto franato, peraltro con ai piedi dei semplici sandali di gomma del tutto inadatti al terreno su cui si trovavano.

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Il gruppo, composto da due ragazzi e due ragazze con un cane di taglia media, era partito la mattina dal rifugio Pussa, in Val Settimana, con la volontà di fare un itinerario ad anello. Arrivati a quota 2.000 metri, i quattro non riuscivano più a proseguire lungo un tratto franato a causa delle calzature che scivolavano sui sassi. Vista la tarda ora, gli escursionisti non sarebbero comunque riusciti a tornare indietro; così, hanno saggiamente deciso di allertare il soccorso alpino. L'elisoccorso ha sbarcato sul posto personale sanitario e tecnici, per poi recuperare i quattro giovani e il cane con il verricello. Il gruppo è stato accompagnato a Forni di Sopra, da dove sono poi i quattro rientrati autonomamente.

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