Elia Del Grande arrestato dove sterminò la sua famiglia: il video della fuga in pedalò sul lago vicino casa

Si cercano i complici di Elia Del Grande, responsabile della "strage dei fornai" ed evaso lo scorso 30 ottobre dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove avrebbe dovuto trascorrere sei mesi dopo continue violazioni al regime di libertà vigilata. La sua fuga è finita nella giornata di ieri 12 novembre nella sua casa di Cadrezzate, in provincia di Varese. Qui nel 1998 aveva sterminato a fucilate padre, madre e fratello. Venne nominata "strage dei fornai" per l'attività di famiglia. Il movente degli omicidi è perché le vittime si erano opposte al matrimonio tra Elia Del Grande e una giovane originaria di Santo Domingo di cui si era innamorato.
In primo grado era stato condannato all'ergastolo. In Appello gli era stata ridotta la pena a 30 anni, confermata in Cassazione per una semi-infermità mentale. Dopo 25 anni di carcere era tornato in libertà ed era andato a vivere ad Olbia, dove però era stato autore di furti e liti con i vicini. Per questo la decisione del giudice di trasferirlo per sei mesi nella casa-lavoro in provincia di Modena.
Le forze dell'ordine ora stanno cercando di capire se in questi giorni di latitanza ha potuto contare sull'aiuto di altre persone. Così come si è al lavoro per ricostruire passo per passo della sua fuga: dove è stato e cosa ha fatto?
Stando alle prime informazioni su quanto accaduto, il detenuto era riuscito a evadere calandosi con una corda dal muro della casa-lavoro. Ha spiegato il motivo della sua fuga affidando i suoi pensieri a una lettera che ha poi inviato al giornale online VareseNews: "Totale inadeguatezza che ancora incredibilmente sopravvive in certi istituti, come le case-lavoro". Ed è proprio nel Varesotto dove si è subito recato, voleva tornare a casa. Nel territorio si è nascosto anche a bordo di un pedalò sul lago di Monate. Per la Procura di Modena nella sua zona ha "potuto contare su persone che lo hanno favorito". Per i suoi spostamenti ha usato anche "un pedalò per spostarsi sul lago di Monate, di notte, evidenziando, particolare disinvoltura, tra darsene e canneti lacustri".
E poi gli inquirenti hanno aggiunto: "Non è stato facile catturarlo anche per la conoscenza del territorio di Del Grande che non ha agevolato le operazioni di ricerca del fuggitivo, che si è spostato ripetutamente con facilità tra la ricca vegetazione dell'area ricompresa tra Ternate, Travedona Monate e Cadrezzate con Osmate, potendo anche contare su soggetti che lo hanno favorito".
Negli ultimi giorni ai carabinieri erano arrivate diverse segnalazioni. Tra queste anche quella di un'anziana del posto che aveva segnalato la presenza di cinque banditi incappucciati vicino a una casa. Poco dopo è scattato il blitz degli investigatori.