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“È solo un neo”, ma era un tumore: uomo chiede un milione e mezzo di euro all’Usl

Un 50enne bellunese, costretto ad un’operazione d’urgenza al volto, accusa il medico dell’Usl di non averlo visitato a fondo.
A cura di A. P.
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Nel 2013 aveva notato un neo sospetto sul suo viso, tra la guancia e il collo, vicino all’orecchio, per questo un 50enne bellunese aveva prenotato una visita dermatologica all’Usl di appartenenza così come gli aveva consigliato di fare in casi di dubbio, sei mesi prima, un medico dello stesso ente sanitario a causa della sua condizione. Come racconta il quotidiano locale Il Gazzettino, l'uomo infatti è un soggetto a alto rischio per tumori alla pelle e ha anche l’esenzione dai ticket. Presentatosi alla visita però aveva trovato un altro medico che lo aveva rassicurato spiegando che era un semplice neo consigliandogli di ritornare dopo dodici mesi. Nello stesso anno però il 50enne si è dovuto sottoporre alla rimozione d’urgenza del neo, che in realtà si era rivelato un tumore maligno.

Per questo ora il 50enne, sposato e con figli, ha denunciato l’azienda sanitaria e il medico che non lo avrebbe sottoposto ad accertamenti, chiedendo un milione e mezzo di euro di risarcimento danni. L'operazione infatti gli ha deturpato il viso e l'uomo ha subito anche diversi cicli di chemioterapia e ha una situazione clinica che non è ancora finita. Secondo i legali dell'uomo sarebbe bastata una dermatoscopia in quella visita all’Usl per evitare il peggio. L’inchiesta della procura di Belluno con l'ipotesi di lesioni colpose si è chiusa con una richiesta di archiviazione, ma la causa civile per il maxi-risarcimento deve ancora prendere il via.

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