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Duecento euro di multa a chi abbandona l’ombrellone in spiaggia

Con l’operazione “Mare Sicuro” la Guardia Costiera intende reprimere il comportamento irrispettoso di coloro che abbandonano sulla riva del mare il proprio ombrellone per molto tempo, occupando abusivamente suolo pubblico.
A cura di D. F.
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Si chiama "Mare sicuro" ed è l'operazione organizzata dalla Guardia Costiera per fronteggiare i bagnanti che abbandonano i loro ombrelloni troppo a lungo sulle spiagge: le autorità hanno già iniziato un giro di vite, sequestrando centinaia di ombrelloni in tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia, dal Veneto alla Calabria. La brutta abitudine di abbandonare l'attrezzatura in riva al mare, occupando illecitamente suolo pubblico, è assai antica e i sequestri restano l'unica soluzione.  Coloro che chiederanno la restituzione degli oggetti riceveranno una multa di 200 euro. Ricomprare tutto – penserà chi viola il divieto – costa meno.

La guerra è solo all'inizio e la lista dei beni sequestrati si allunga di giorno in giorno: 37 sdraio e 30 ombrelloni lungo 100 metri di arenile demaniale a Marina di Cecina, nel Livornese; almeno 200 tra sdraie e ombrelloni a Roseto Capo Spulico, nel Cosentino; un centinaio ad Ascea, nel Salernitano. A Castiadas, nel Cagliaritano, rinvenuti anche canotti salva-posto sotto gli ombrelloni incustoditi; a ridosso della riva si lasciano persino asciugamani e costumi da bagno.

Dalla Capitaneria di Porto di Livorno spiegano: "Siamo intervenuti per reprimere una violazione che è frutto di un diffuso malcostume e di mancanza di rispetto per i vacanzieri in regola". Viste le salate sanzioni a cui si va incontro i responsabili dell'occupazione abusiva di suolo pubblico preferiscono il più delle volte restare ignoti.

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