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News sull'omicidio di Rkia Hannaoui a Rovigo

Donna morta con proiettile in testa a Rovigo: inchiesta per omicidio e casa sotto sequestro

La casa ad Ariano Polesine in cui la vittima viveva e dove è stata trovata in fin di vita è ora sotto sequestro. Rkia Hannaoui, 32enne di origini marocchine, era stata trovata agonizzante dai due figli piccoli.
A cura di Susanna Picone
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La Procura di Rovigo ha aperto un'inchiesta per omicidio sulla morte di Rkia Hannaoui, 32enne di origini marocchine ferita alla testa da un proiettile ad Ariano Polesine. Il fascicolo è per il momento aperto contro ignoti.

La vittima era residente insieme al marito ad Ariano Polesine ed era madre di due bambini di 8 e 11 anni: è morta a meno di un giorno di distanza dalla scoperta del suo corpo agonizzante. A trovarla in fin di vita sono stati proprio i suoi bambini al rientro dalla scuola. "La mamma sta male" sono riusciti a dire dopo aver bussato alla porta di un vicino che quindi ha dato l’allarme facendo intervenire una ambulanza.

E in ospedale i medici hanno scoperto che la giovane donna aveva un proiettile conficcato nella scatola cranica. Avvertiti dai sanitari, i carabinieri hanno raggiunto la casa della donna, dove si suppone sia avvenuto l'omicidio, per gli accertamenti tecnici. La casa è stata posta sotto sequestro.

I Carabinieri in queste ore stanno ascoltando soprattutto conoscenti e residenti della zona. Il fascicolo aperto della Procura della Repubblica di Rovigo ipotizza l'omicidio ma per il momento il caso resta un giallo. Si sa che il marito si trovava fuori casa al momento dei fatti e quindi risulterebbe estraneo a quanto accaduto. Quando è stato informato delle condizioni della moglie è corso immediatamente in ospedale. Sembrerebbe da escludere, quindi, la pista del delitto familiare.

Una vicina ha riferito che la vittima, poco prima che venisse ritrovata dai figli, si trovava nei pressi di un rudere vicino all’abitazione. Ha detto di aver avuto come l’impressione che stesse cercando qualcosa tra le pietre e le erbacce del rudere, anche se l'ipotesi più probabile è che fosse intenta a raccogliendo le uova delle galline che lasciava libere in campagna. Nessuna traccia, per il momento, neppure dell’arma del delitto.

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