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Covid 19

Discoteche chiuse in tutta Italia da lunedì 17 agosto, la decisione del governo

A partire da lunedì 17 agosto Discoteche e sale da ballo chiuse in tutta Italia, è questa la decisione  del Governo a seguito dell’impennata di casi di coronavirus registrata nel nostro Paese nell’ultima settimana. Lo stop a discoteche e sale da ballo sia all’aperto che al chiuso ha preso forma attraverso una ordinanza del Ministro della Salute in attesa di un nuovo dpcm.
A cura di Antonio Palma
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Discoteche e sale da ballo chiuse in tutta Italia a partire da lunedì 17 agosto, è questa la decisione  del Governo a seguito dell'impennata di casi di coronavirus registrata nel nostro Paese nell'ultima settimana . Il provvedimento, che era già nell'aria ed era stato preannunciato da diversi ministri, è stato varato dopo il vertice urgente svolto questo pomeriggio tra Esecutivo e  governatori regionali. All'appuntamento hanno partecipato oltre al ministro della Sanità, quello per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e quello  allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli

Lo stop a discoteche e sale da ballo sia all'aperto che al chiuso ha preso forma attraverso una ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza in attesa di un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  in materia e sarà valido comunque non oltre il 7 settembre 2020. Come recita il provvedimento, da domani 17 agosto quindi "sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso", la stessa ordinanza inoltre ricorda che non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali come invece era avvenuto fino ad ora con i governatori che erano andati avanti in ordine sparso.

La misura era stata preannunciata nei giorni scorsi alle Regioni dallo stesso Boccia spiegando: "Con i colleghi Speranza e Patuanelli abbiamo fatto un discorso chiaro alle regioni, le discoteche per noi non andavano proprio riaperte, le linee guida del governo andavano in questa direzione". Ma con il decreto del 16 maggio si era deciso di lasciare comunque alle regioni la possibilità di valutare l'opportunità di far riaprire, rispettando certe condizioni. La scelta della data per decidere era ricaduta dopo Ferragosto così come è avvenuto.

"In fondo anche i proprietari e i gestori dei locali  si aspettano che non si regga aperti tutto il mese", aveva assicurato Boccia, spiegando che il dialogo con i rappresentanti della categoria, che in Italia conta 3800 realtà imprenditoriali, lo segue il collega Patuanelli. Per i tanti che vedono ora la stagione estiva ormai tramontana, lo stesso boccia assicura che ora con lo stop alle discoteche "si aprirà un'altra questione, quella dei sussidi pubblici al settore e cercheremo di capire cosa si può fare.

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