Disabile ucciso a Ladispoli, testimone: “Massacrato e caricato in auto”

Spunta una testimone oculare nel caso dell'omicidio di Maurizio Antonelli, il disabile di 42 anni morto dopo un pestaggio avvenuto a Ladispoli nella notte del 2 novembre scorso. A vedere tutto è stata una donna che abita nei pressi della zona dell’aggressione la cui testimonianza è stata raccolta da Il Messaggero. "Sono stati in due ad aggredire quell’uomo: lo hanno buttato a terra e poi si sono accaniti su di lui con calci e pugni" ha spiegato la donna, aggiungendo "Non si fermavano più: quel signore sull’asfalto rantolava, cercava di proteggersi la faccia, ma quelli continuavano a picchiarlo". La donna, allarmata dalle urla provenienti dalla strada, si era affacciata dalla finestra del suo appartamento scoprendo quello che stava accadendo. "Mi sono affacciata alla finestra: quei due volevano soldi dall’uomo a terra e lo massacravano di botte. Uno, magro, portava una maglietta nera. L’altro, robusto, aveva una maglietta bianca proprio come l’uomo sull’asfalto" rivela la donna fornendo particolari molto utili per trovare i colpevoli del pestaggio mortale.
Immagini di una violenza brutale quelle ancora sotto gli occhi della donna che racconta di essere rimasta sotto shock dopo aver capito cosa stava accadendo in strada. Ad un certo punto "uno dei due aggressori ha detto all’altro: Fermati, fermati, lo hai ammazzato, non respira più!” ha raccontato la donna, rivelando che poi "hanno caricato quel poveretto su una Panda e sono scappati". "Quando hanno visto che la vittima era svenuta, uno dei due è salito su una Panda vecchio tipo, ha fatto marcia indietro e con l’aiuto dell’altro ha caricato la vittima a bordo" ricorda la donna ammettendo "ero così spaventata che non sono riuscita a prendere la targa della macchina. Poi ho chiamato i carabinieri che hanno mandato una pattuglia, ma quella Panda era già andata via quando sono arrivati".