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Ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone, legale: “Se esito test Dna in ritardo, pronti a interessare ambasciata in Russia”

Si dice pronto a interessare l’ambasciata italiana in Russia l’avvocato di Piera Maggio che sta seguendo la vicenda di Olesya, la giovane ragazza, che ha lanciato un video appello alla ricerca della sua famiglia naturale e che si è sottoposta al test del Dna. “Ci basta un whatsapp per sapere se coincide con quello di Denise, ma ancora non arriva – ha spiegato l’avvocato a Repubblica – i contatti con la Russia non sono facili”.
A cura di Chiara Ammendola
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Il legale di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, si dice pronto a contattare l'ambasciata italiana a Mosca qualora l'esito del test del Dna effettuato su Olesya, la ragazza russa che ha lanciato un video appello alla ricerca dei genitori naturali arrivi entro il weekend. In un'intervista rilasciata a Repubblica Giacomo Frazzitta si dice, come la mamma di Denise, in ansia per l'esito del test e per questo ha chiesto che entro questo weekend venga loro comunicato il gruppo sanguigno della 21enne russa.

L'avvocato: Ci basta un whatsapp per sapere se coincide con quello di Denise

"Ci basta un whatsapp per sapere se coincide con quello di Denise, ma ancora non arriva  – ha spiegato l'avvocato a Repubblica – i  contatti con la Russia non sono facili. Se entro oggi non avremo una risposta interesserò l’ambasciata italiana a Mosca". Secondo Frazzitta conoscere il gruppo sanguigno è un elemento preliminare fondamentale per capire "se andare avanti o se anche questo sarà un falso allarme". Quella di Olesya rischia infatti di finire non nel modo che tutti sperano per Denise e la sua famiglia: la giovane, che non conosce il suo nome di battesimo e che tutto ciò che ricorda del suo passato è un lungo viaggio in treno con una donna rom che la portava a chiedere l'elemosina in strada, è alla ricerca della sua vera famiglia. Dall'orfanotrofio dove arrivò quando aveva cinque anni dopo che la polizia scoprì che quella donna non era sua madre, è giunta in una famiglia che l'ha presa in affido ma il suo desiderio di conoscere le sue origini l'ha spinta a partecipare a un programma tv russo dove ha lanciato un video appello.

A notarla è stata un'infermiera ucraina da vent’anni in Italia, che la scorsa settimana ha contattato il programma tv "Chi l'ha visto?" spiegando dell'appello della giovane alla tv russa. A colpire soprattutto è la somiglianza con Piera Maggio. "Notevole", ha sottolineato il legale che ha aggiunto: "In questi anni abbiamo visto tanti avvistamenti e segnalazioni. Questa volta, però, stiamo seguendo una strada diversa, non abbiamo avviato i canali burocratici, giudiziari internazionali. C'è un contatto più diretto e speriamo di poter arrivare prima rispetto a quei canali. Io spero entro il weekend di avere le idee chiare". Anche la mamma di Denise è dello stesso avviso: in un messaggio pubblicato su Facebook ha ribadito "di non aver mai perso la speranza di riabbracciarla, pur rimanendo cautamente speranzosa".

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