Delitto Chiara Poggi, l’avvocato di Andrea Sempio: “Caso resterà senza colpevoli, uccisa da massoneria bianca”

Secondo l'avvocato Massimo Lovati, che difende Andrea Sempio nell'indagine sulla morte di Chiara Poggi, avvenuta a Garlasco nel 2007, il caso è destinato a restare senza colpevoli.
Per il legale, nessuno dei vecchi e nuovi protagonisti della vicenda giudiziaria è in realtà coinvolto: non c'entrerebbero dunque né Alberto Stasi, condannato per il delitto, né Andrea Sempio, l'amico di famiglia dei Poggi oggi indagato per omicidio in concorso dopo un'iniziale archiviazione del 2017.
Per l'archiviazione di otto anni fa è ora indagato l'ex pm Mario Venditti con l'accusa di corruzione in atti giudiziari: il magistrato è infatti accusato di aver preso soldi per chiudere le indagini su Sempio. Almeno 20 o 30mila euro, stando a quanto si leggerebbe su un bigliettino trovato in casa dei genitori del giovane, ad oggi non indagati.
Secondo l'avvocato Lovati, Chiara Poggi sarebbe stata uccisa da "un'organizzazione criminale", quella che definisce "massoneria bianca". In un'intervista a La Stampa, l'avvocato ha respinto le accuse di tentativi di corruzione nei confronti dell'ex pm. "C'è una capziosità evidente da parte della procura di Brescia – ha asserito -. Parlano di 20 o 30mila euro, ma non è quello che c'è scritto. C'è scritto 20 o 30 euro, è la cifra che serve per ottenere copia dell'atto di archiviazione. È un preventivo di spesa".

"I soldi contanti presi dagli assegni intestati ad amici e parenti erano per le spese legali. Uno può farseli prestare, c'erano tre avvocati da pagare. L'uso del contante non è vietato dalla legge. Il 24 dicembre 2017, Sempio stava mangiando il panettone e ha saputo dell'indagine dalla televisione. A quel punto i genitori hanno chiamato me e li ho tranquillizzati, perché l'indagine era vuota, priva di contenuti. L'archiviazione sarebbe stata certa".
"Andrea Sempio è un ragazzo normale, estraneo ai fatti legati alla morte di Chiara Poggi e ormai martoriato – ha continuato Lovati -. È stato tirato dentro sulla base del semplice scontrino di un parcheggio, a cui la difesa di Alberto Stasi si è attaccata.Il Dna sotto le unghie di Chiara?Non è di Sempio, lo vedrete".

Secondo il legale, la Procura chiederà il rinvio a giudizio per Sempio dopo la fase di incidente probatorio. "Dopo tutto questo trambusto sarebbe una figura ben grama chiedere l'archiviazione" ha affermato Lovati. "Con una mano faranno una bella richiesta di rinvio a giudizio nella quale forniranno il destro alla difesa di Stasi per chiedere la revisione del processo, con l'altra forniranno al Gup l'occasione per prosciogliere Sempio. Alla fine potranno lavarsene le mani. Il delitto resterà senza colpevoli: non c'entra Stasi e non c'entra Sempio".
Secondo l'avvocato, a uccidere la 26enne sarebbe stata "un'organizzazione criminale" per "questioni legate alla pedofilia negli enti ecclesiastici e traffico di organi umani". "La chiamo massoneria bianca – spiega -. Non si arriverà mai alla verità, ma una cosa è lampante: Stasi e Sempio non c'entrano nulla con il delitto. Sono tutti personaggi in cerca d'autore".