Delitto Alice Neri, colpo di scena in aula, marito esce dal processo: “Non voglio un’altra Garlasco”

Colpo di scena nell'ultima udienza del processo per il delitto di Alice Neri dedicata alla requisitoria dell'accusa contro l'unico imputato Mohamed Gaaloul. Il marito della giovane mamma, trovata carbonizzata nel 2022 nella sua auto a Fossa di Concordia, infatti non solo non ha chiesto la condanna per Gaaloul ma si è ritirato dal processo come parte civile e ha esortato nuove indagini sostenendo di non volersi trovare davanti a un altro caso Garlasco.
"Il quadro probatorio a carico di Gaaloul si è ulteriormente frantumato, è estremamente fragile. Non ci sono prove che sia lui il colpevole oltre ogni ragionevole dubbio" sostiene infatti l'avvocato Antonio Ingroia. "Non vorremmo, fra vent'anni, un altro caso Garlasco" ha aggiunto il legale, riferendosi alle nuove indagini sul delitto di Chiara Poggi dopo la condanna definitiva di Stasi. In aula il legale ha parlato di investigazioni dilettantistiche affermando: “Negrini vuole che si individui il colpevole e non un colpevole. Così il mio assistito non saprà mai la verità sul destino della moglie".
"Non mi sembra giusto schierarmi contro l'imputato se non ho la convinzione e la certezza che possa essere stato lui" ha confermato alla Tgr Nicholas Negrini, marito di Alice Neri, che ha dato mandato di ritirare la propria costituzione di parte civile, rinunciando a chiedere il risarcimento.
Durante l'udienza, il suo avvocato ha insistito sulla pista del cosiddetto terzo uomo che a suo dire non è stata mai approfondita e chiesto che siano fatte nuove indagini. Ingroia infatti non ha chiesto la condanna dell’imputato, ma che gli atti tornino alla procura per nuove indagini sostenendo che finora sono state condotte con eccessiva superficialità.
La pensano all'opposto invece la madre e il fratello di Alice Neri, anche loro parti civili nel processo, che hanno definito chiara e puntuale la ricostruzione della procura contro Gaaloul per il quale il pm ha chiesto 30 anni di carcere per omicidio e soppressione di cadavere.