DCE-MRI, imaging combinato per il supporto alla diagnosi dei tumori alla mammella

Circa un terzo della popolazione americana ed europea può sviluppare il cancro in un momento qualsiasi della loro vita. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento del numero di tumori, ma anche a una diminuzione della mortalità, attribuibile soprattutto a un'informazione più adeguata, alla diagnosi precoce e ai miglioramenti nel campo della terapia ed in particolare terapie neoadiuvanti (Associazione Italiana Ricerca Cancro-AIRC).
Nella pratica clinica è di routine l’uso delle informazioni morfologiche ottenute da esami di risonanza magnetica per la diagnosi e la stadiazione di diversi tipi di tumore. Tuttavia non sempre l’informazione morfologica da sola consente di evidenziare una regressione del tumore durante e/o dopo un trattamento neoadiuvante. E’ auspicabile quindi sviluppare e mettere a punto metodiche di Magnetic Resonance Imaging (MRI) che forniscano informazioni funzionali mediante le quali offrire indicazioni oggettive sulla stadiazione, evidenziare l’efficacia del trattamento, e verificare la potenzialità di farmaci citotossici e citostatici durante il corso della loro somministrazione, anche secondo quanto sottolineato nelle linee guida RECIST del Piano Sanitario Nazionale.
La Dynamic Contrast Enhanced Magnetic Resonance Imaging (DCE-MRI), la Diffusion Weighted Imaging (DWI), la Diffusion Tensor Imaging (DTI) e la Magnetic Resonance Spectroscopy Imaging (MRSI) sono metodiche che forniscono informazioni funzionali utili per diagnosi, la stadiazione dei tumori e la valutazione della terapia. Pur se ciascuna metodica è stata studiata nella letteratura internazionale non sono ancora assestate nella pratica clinica corrente per la stadiazione e per la valutazione della terapia tumorale.
Inoltre l’uso combinato di queste metodiche per MRI può avere effetti benefici in quanto può fornire informazioni aggiuntive non disponibili se considerate separatamente. Infatti, come sarà illustrato in dettaglio successivamente, la DCE-MRI fornisce informazioni sull’attività angiogenetica tumorale, su flusso e permeabilità, la DWI fornisce informazioni sulla diffusione delle molecole d’acqua, la DTI fornisce indicazioni sulla direzionalità del moto di quest’ultime, la MRSI fornisce informazioni sulla concentrazioni di una serie di metaboliti (colina, creatina, citrato, n-acetil-aspartato, lattato). È auspicabile quindi sviluppare algoritmi per l’uso combinato di immagini DCE-MRI, DWI, DTI e MRSI per il supporto alla gestione clinica di vari tipi di cancro e per la valutazione dell’efficacia di trattamenti neoadiuvante