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Dalla piscina si sprigiona nube chimica che raggiunge le scuole, oltre 100 intossicati a Reggio Emilia

La nube chimica giallastra si è improvvisamente sprigionata da una piscina durante la manutenzione a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, raggiungendo le vicine scuole. Decine i ragazzi portati negli ospedali della zona ma fortunatamente nessuno sarebbe in gravi condizioni.
A cura di Antonio Palma
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Immagini di archivio
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Oltre 100 ragazzi sono rimasti intossicati questa mattina da una nube chimica giallastra che si è improvvisamente sprigionata da una piscina durante la manutenzione a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. L’allarme è scattato poco prima delle otto di oggi, giovedì 9 maggio, interessando in poco tempo le numerose scuole che sono nelle vicinanze dell’impianto. Dopo l’allarme, sul posto sono intervenuti decine di soccorritori tra vigili del fuoco, sanitari del 118 e forze dell’ordine. Decine i ragazzi portati negli ospedali della zona con problemi respiratori ma fortunatamente nessuno sarebbe in gravi condizioni

“Nella zona delle piscine si è dispersa nell'aria una nube con un forte odore che ha interessato pure gli Istituti superiori” ha confermato la sindaca di Guastala Camilla Verona, assicurando che "i Vigili del Fuoco sono arrivati subito sul posto assieme alle Forze dell'ordine e sono state allertate anche tutte le istituzioni sanitari e le Ausl". Si contano 100 intossicati, per lo più ragazzi tra 14 e 19 anni, in parte portati in pronto soccorso a Guastalla, alcuni negli ospedali di Reggio Emilia e Montecchio. I sintomi accusati sono stati bruciore agli occhi e lacrimazione, mal di gola, tosse e difficoltà respiratoria.

La piscina era chiusa e in manutenzione in quel momento ma è adiacente a un palazzetto dello sport e a moltissime scuole e per questo la nube ha coinvolto numerosi ragazzi. A essere evacuati sono stati gli istituti superiori Russel e Carrara. “I soccorsi sono intervenuti immediatamente anche perché gli impianti della piscina sono vicinissimi, nel raggio di un centinaio di metri, a vigili del fuoco, carabinieri, Asl e pronto soccorso. Una condizione molto favorevole alla tempestività dell'intervento" ha detto all’Ansa la sindaca.

L’intervento dei soccorsi è andato avanti per gran parte della mattinata e solo intorno alle 12 è arrivato l’ok dei vigili del fuoco alla riapertura delle scuole evacuate dopo aver verificato il grado di saturazione del gas all'interno delle aule. “Tutti coloro che hanno registrato o registrano sintomi sono sotto controllo sanitario presso l'ospedale di Guastalla e degli altri ospedali della provincia” ha assicurato la prima cittadina. Secondo la Asl, tutti sono stati trattati per "esalazioni di cloro". Non risultano ricoverati, ma diversi in osservazione nei Pronto soccorso.

Si indaga ora per capire cosa sia accaduto. Secondo una prima ipotesi, la nube chimica si sarebbe sprigionata dalle piscine di Guastalla durante i lavori di manutenzione ai depuratori degli impianti. Una ditta incaricata stava usando acido solforico, una sostanza usata in molte piscine per abbassare il Ph dell'acqua, ma l'acido sarebbe venuto a contatto con un'altra sostanza, innescando la reazione chimica e la nube giallastra. Questa ha interessato prima gli addetti sul posto e poi si è diffusa alle scuole vicine.

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