Dal primo settembre addio alle lampadine alogene: si venderanno solo quelle al led

Dal primo settembre del 2018, tra meno di una settimana, entrerà in vigore la direttiva ERP (CE) 244/2009 che mette definitivamente al bando le lampade alogene, anche se per i primi mesi dopo l'entrata in vigore della normativa le lampadine potranno ancora essere vendute per eliminare gli avanzi di magazzino.

La messa al bando delle lampadine alogene arriva a due anni di distanza dall'iniziale decisione, prevista in un primo momento per il primo settembre del 2016; nel 2015, tuttavia, gli Stati membri dell'Unione Europea hanno fatto slittare di un biennio la data consentire alle lampadine a LED di diffondersi ancora di più, abbassando i costi e rendendo meno drastico il passaggio.

La decisione di eliminare le lampadine alogene è stata assunta in primis per favorire il risparmio energetico, poiché è stato acclarato che il loro consumo è superiore rispetto alle corrispettive a LED. Stando a quanto previsto dalla direttiva, non tutte le lampade alogene saranno vietate dal primo settembre ma solo alcune, ovvero quelle con un indice di efficienza energetica inferiore a B, ovvero le classiche lampadine in vetro, non direzionali, con attacco a vite E27 o E14 che funzionano senza trasformatore, insieme alle lampadine alogene non direzionali con attacco speciale (G4 e GY6.35). Potranno ancora essere vendute invece le lampade alogene con prese R7 e G9 e almeno una classe energetica di C.

L'uso delle LED al posto delle lampadine alogene consentirà un importante risparmio energetico. Nonostante costino leggermente di più, la spesa viene facilmente ammortizzata visto che considerando anche il loro ciclo di vita di 20 anni, una LED ad alta efficienza permette di risparmiare fino a 115 euro, come afferma Anie Confindustria: "Quanto ai vantaggi per l’ambiente e la sicurezza energetica, il passaggio a lampadine a basso consumo energetico dal 2018 porterà un risparmio energetico annuale pari al consumo annuo di elettricità del Portogallo (48 TWh di energia elettrica) e consentirà di risparmiare circa 15,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2025, pari alle emissioni generate da circa due milioni di persone all’anno" .