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Covid 19

Crisanti: “Lockdown a Natale? È nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema”

Per Andrea Crisanti, virologo dell’università di Padova nel suo intervento questa mattina a Studio 24, visto l’aumento dei contagi da Coronavirus “un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose: si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo". La proposta arriva direttamente da Andrea Crisanti, virologo dell’università di Padova nel suo intervento questa mattina a Studio 24 su Rainews facendo il punto sull'aumento dei casi di Coronavirus in Italia nelle ultime due settimane. Crisanti ha portato l’esempio della Gran Bretagna che ha deciso di fare lockdown proprio durante le vacanze scolastiche per sostenere la sua tesi. Per l'esperto, che dall'inizio dell'emergenza Covid-19 nel nostro Paese insiste sull'importanza di aumentare il numero di tamponi giornalieri per individuare quanti più casi positivi possibile, ha lanciato anche l'allarme sul trasporto pubblico: "I mezzi affollati sono una situazione che favorisce il contagio. Una cosa che si potrebbe fare è obbligare i passeggeri a indossare mascherine chirurgiche e vietare l’ingresso con mascherine fai da te. Avrebbe più effetto che discutere se diminuire la capienza", ha osservato il virologo.

Il vero problema, per Crisanti, "è l’impostazione per cui le misure vengono prese per inseguire il virus e non per anticiparlo. È vero che non c’è un manuale per affrontare la pandemia ma dalla prima ondata avremmo dovuto imparare molte cose". Il virologo ieri aveva commentato con giudizi non proprio entusiasmanti il nuovo Dpcm approvato ieri dal premier Giuseppe Conte con le ulteriori strette per contenere il dilagare del virus. "Scuole calcio sì e calcetto tra gli amici no? Faccio fatica anch'io a cogliere il razionale di questo particolare, però evidentemente ci sono delle ragioni che ci sfuggono", ha detto il professor Andrea Crisanti in collegamento con la trasmissione L'Aria che Tira su La7. In generale, secondo Crisanti, "per vedere gli effetti di queste misure dovranno passare almeno 2-3 settimane. Sicuramente tutte le misure che hanno l'obiettivo di diminuire i contatti non protetti tra persone hanno un impatto sulla diffusione del virus, quanto questo impatto sia in grado di modificare la curva non lo sa nessuno, sono misure empiriche".

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