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Covid 19

Covid, Marco Bentivogli ricoverato d’urgenza

Marco Bentivogli, Coordinatore nazionale di Base Italia ed ex segretario generale della Fim Cisl, nel primo pomeriggio è stato ricoverato d’urgenza al reparto Covid dell’ospedale Torrette di Ancona, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute. La notizia è stata confermata dalla stessa Base Italia sui social.
A cura di Annalisa Cangemi
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Marco Bentivogli, 50 anni, coordinatore nazionale di Base Italia, nel primo pomeriggio di oggi è stato ricoverato d'urgenza al reparto Covid dell'ospedale Torrette di Ancona, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute. La notizia è stata confermata dalla stessa Base Italia sui social.

L'ex segretario generale della Fim Cisl, la federazione dei metalmeccanici, ha contratto una re-infezione da Covid19, dopo averla superata una prima volta lo scorso novembre. Secondo quanto si apprende Bentivogli ha avuto la febbre alta, fino a 40, saturazione a 88 e poi tosse e raffreddore. Ieri si era registrato un lieve miglioramento. Ma non appena è tornata la febbre i medici dell'ospedale Spallanzani di Roma, con cui Bentivogli era in contatto, hanno chiamato l’ospedale di Ancona e si è optato per il ricovero nel reparto di malattie infettive, così da sottoporlo a ulteriori esami.

Bentivogli ha lasciato il suo incarico alla Fim Cisl, lo scorso giugno, proprio nei mesi in cui è esplosa la crisi occupazionale innescata dalla pandemia, e ha spiegato i motivi in una lettera di dimissioni: "Questa scelta è assolutamente libera e meditata con me stesso, nella sicurezza che la Fim possa proseguire il proprio cammino ancora più forte". La sua decisione è arrivata comunque dopo un anno di ispezioni da parte della confederazione guidata da Anna Maria Furlan nelle sedi territoriali dei metalmeccanici. Da tempo i rapporti con i vertici del sindacato si erano raffreddati. Le dimissioni erano state precedute anche da una dura lettera risalente all'estate 2019, in cui 42 dirigenti della Cisl lo contestavano per il "protagonismo politico", lo "smisurato egocentrismo" e "l'innato autoconvincimento di superiorità".

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