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Covid 19

Covid e influenza, Oms: “Rischio co-circolazione dei virus. Fondamentale la doppia vaccinazione”

UE, OMS ed ECDC: “La potenziale co-circolazione di COVID-19 e influenza stagionale metterà le persone vulnerabili a maggior rischio di malattie gravi e morte, con la probabilità di una maggiore pressione sia sugli ospedali che sugli operatori sanitari”.
A cura di Davide Falcioni
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Continuare a proteggersi perché la pandemia non è finita e l'influenza stagionale incombe.

È l'indicazione data ieri dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che pur affermando un quadro sicuramente molto migliore rispetto allo scorso anno invita a non abbassare la guardia.

OMS: "In Europa in corso una nuova ondata di contagi"

"Purtroppo stiamo vedendo di nuovo aumentare gli indicatori in Europa, suggerendo che è iniziata un'altra ondata di contagi. Con l'arrivo dell'autunno e inverno, è prevedibile anche la recrudescenza dell'influenza. Alla luce di ciò, riconfermiamo la necessità di proteggere la salute delle persone, in particolare dei più vulnerabili, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, compresa la vaccinazione. Le misure di preparazione devono continuare nella Regione Europea, non dobbiamo abbassare la guardia".

In una dichiarazione congiunta del commissario UE alla Salute Stella Kyriakides, del direttore regionale dell'OMS per l'Europa, il dott. Hans Henri P. Kluge e del direttore dell'ECDC, il dott. Andrea Ammon, si spiega che "la potenziale co-circolazione di COVID-19 e influenza stagionale metterà le persone vulnerabili a maggior rischio di malattie gravi e morte, con la probabilità di una maggiore pressione sia sugli ospedali che sugli operatori sanitari, già stremati da quasi tre anni in prima linea nella pandemia".

L'esortazione OMS: "Le persone vulnerabili si devono vaccinare"

Per questa ragione "dobbiamo evitare l'onere di questa co-circolazione sui nostri sistemi sanitari. Insieme alle misure di salute pubblica, la vaccinazione rimane uno dei nostri strumenti più efficaci contro entrambi i virus”.

Gli esperti esortano i Paesi europei "a dare la priorità alla protezione dei gruppi più vulnerabili somministrando insieme vaccini contro l'influenza e il COVID-19 quando possibile. Milioni di persone in tutta la Regione non sono ancora state vaccinate contro il COVID-19. I paesi europei dovrebbero fare ogni sforzo per raggiungere i non vaccinati, assicurandosi che ricevano le loro dosi di vaccino COVID-19 e distribuendo allo stesso tempo dosi di richiamo ai gruppi prioritari, in linea con le raccomandazioni nazionali".

Chi dovrebbe vaccinarsi contro Covid e influenza

"Molte delle persone più a rischio di COVID-19 grave – proseguono gli scienziati – sono anche ad alto rischio di contrarre una grave infezione influenzale. È importante che i seguenti gruppi prioritari vengano vaccinati sia contro l'influenza che contro il COVID-19: operatori sanitari, persone di età superiore ai 60 anni, donne in gravidanza e persone con comorbidità e/o condizioni di base”.

“L'emisfero australe, dove l'inverno è recentemente terminato, ha vissuto una stagione influenzale precoce e molto attiva. Anche se non sappiamo esattamente cosa aspettarci nella regione europea dell'OMS, potremmo assistere a uno scenario simile nell'emisfero settentrionale durante l'autunno e l'inizio dell'inverno. Ciò significa che dobbiamo essere pronti e agire ora. Il nostro messaggio è semplice: la vaccinazione salva vite. Riduce le possibilità di essere infettato e riduce il rischio di gravi conseguenze da COVID-19 e influenza stagionale. Non c'è tempo da perdere. Incoraggiamo tutti gli aventi diritto, in particolare i più vulnerabili, a farsi avanti il prima possibile sia per la vaccinazione COVID-19 che per quella antinfluenzale”, concludono.

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