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Cosentino al telefono con Santanché: “Berlusconi mi dia i coordinatori o va tutto a picco”

Nuove carte depositate dai pm. Contenute intercettazioni dalle quali emergono le pressioni che l’ex sottosegretario aveva fatto a Berlusconi per indurlo ad accettare un incontro a Roma.
A cura di Biagio Chiariello
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"Andate da Berlusconi, quattro o cinque di voi, ditegli o si fa così oppure significa che noi ce ne andiamo, mo' ormai i senatori valgono dieci volte tanto. O ci date tutti i coordinatori provinciali oppure qua va a picco tutto".  A parlare è Nicola Cosentino coi suoi ex colleghi di partito, considerati fedelissimi. L'intercettazione è tra gli atti depositati al Riesame di Napoli dai pm Antonello Ardituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio per dimostrare che l'ex sottosegretario Pdl deve restare in carcere anche per i reati di corruzione e reimpiego illecito di capitali, per i quali è imputato a Santa Maria Capua Vetere (Cosentino infatti è già detenuto nell'ambito dell'inchiesta sul monopolio dei carburanti). Tra le intercettazioni depositate, ci sono telefono con Denis Verdini e Daniela Santanché, oltre che coi deputati Carlo Saro e Giovanna Petrenga e con il senatore Enzo D'Anna.

Con la Santanché si sfoga spesso: "Ma io lo so che tu sei un uomo con le p… " gli dice la pasionaria berlusconiana. "Lo hai dimostrato con quello che hai fatto finora. Perciò allora tu devi andare lì, da Berlusconi, e devi dirgli chiaramente in faccia come stanno le cose… Perché chi vuole bene a Berlusconi deve preservarlo da errori catastrofici, perché se no qua tra un po' non ci ritroveremo più nessuno. Perché Berlusconi può anche avere intorno dei cretini, ma lui non è cretino". E Nicola alterato: "Ma io non riesco a incontrarlo, non me lo passano neanche al telefono … La sua corte me lo proibisce".

Nel corso di altra una telefonata intercettata mentre parla con il senatore forzista Enzo D'Anna, Cosentino sostiene di avere qualcuno – nel "cerchio magico" che circonderebbe l'ex premier – che gli rema contro. "A Dudù non sto simpatico…dice che non mi vuole molto bene", dice, eludendo ovviamente  a Francesca Pascale, fidanzata di Berlusconi e già consigliere provinciale a Napoli. La stessa Pascale che in una intervista politica a Repubblica, del 20 marzo scorso, puntava il dito contro lo stesso Cosentino che "con il suo atteggiamento sta imbarazzando tutto il partito".

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