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Omicidio a Gemona

Cosa sappiamo sull’omicidio di Gemona: il corpo segato in 3 parti e la calce usata per nascondere i resti

Alessandro Venier è stato ucciso giorni fa, fatto a pezzi e nascosto nella calce all’interno di un’autorimessa. Oggi 31 luglio il ritrovamento del cadavere a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Sono state arrestate la madre e la compagna della vittima.
A cura di Giorgia Venturini
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La vittima Alessandro Venier
La vittima Alessandro Venier
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Si indaga per capire cosa sia successo ad Alessandro Venier, il 35enne fatto a pezzi e nascosto nella calce all'interno di un'autorimessa. Il corpo è stato trovato oggi giovedì 31 luglio a Gemona del Friuli, in via dei Lotti, nella borgata di Taboga, ma il delitto sarebbe accaduto giorni fa. Con l'accusa di omicidio sono state arrestate la madre e la compagna originaria della Colombia: avrebbero chiamato loro il 112. La vittima e la compagna hanno una bambina di 6 mesi che ora è stata affidata ai servizi sociali. Le due donne arrestate avrebbero già confessato ma al momento il movente di un simile gesto resta ancora sconosciuto.

La sostituta procuratrice di Udine Claudia Danelon, che sta coordinando le indagini ha precisato: "Invito tutti alla massima cautela: stiamo valutando ogni singolo aspetto di questa vicenda e serve ampliare gli orizzonti e analizzare nel dettaglio le ricostruzioni fornite dalle persone coinvolte, per attribuire correttamente le singole responsabilità". E ancora: "Il quadro della vicenda famigliare è abbastanza complesso ma occorre completare tutti gli accertamenti, medico e scientifici, per poter confermare in tutto o in parte le ammissioni delle persone che si sono auto accusate del delitto". Ma cosa si sa al momento sul delitto?

All'interno della casa in cui la vittima viveva con la compagna e la madre alcuni giorni fa sarebbe scoppiata una lite per futili motivi. Pochi minuti dopo l'omicidio: i carabinieri di Udine con i colleghi della scientifica stanno facendo tutti gli accertamenti sul posto per capire in quale stanza della casa sia avvenuto il delitto. Il cadavere è stato trovato oggi nell'autorimessa ma qui non sono state rilevate tracce di una colluttazione. Gli investigatori hanno trovato il corpo tagliato in tre parti e nascosto in un bidone nella calce.

A chiamare i carabinieri oggi sono state le due donne: la compagna della vittima è originaria delle Colombia, si chiama Marylin Castro Monsalvo e ha 30 anni. A gennaio ha partorito la figlia. La madre della vittima, la 62enne Lorena Venier, è conosciuta in paese per essere un'infermiera della zona. Alessandro Venier non sarebbe mai stato riconosciuto dal padre, che sarebbe un cittadino straniero, e per questo portava il cognome della madre.

Una volta diffusa la notizia dell'accaduto il sindaco di Gemona Roberto Revelant ha precisato:  "A mia memoria, non è mai successa una cosa del genere qui. È un fatto gravissimo, straziante". Aggiungendo che "non conoscevo la vittima: mi hanno riferito che lavorava spesso all'estero. Non avendo mai avuto rapporti con questa famiglia, non so nemmeno che relazioni ci fossero tra madre e figlio. La coppia ha una bambina molto piccola, di pochi mesi che ora ha bisogno di ricostruirsi una vita. Tutta Gemona si stringe attorno a lei. Ce ne stiamo occupando, attraverso i Servizi sociali, con la massima attenzione, per garantirle sicurezza e un futuro dignitoso".

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