Cosa c’è scritto nel secondo pizzino trovato a casa Sempio, l’avvocato Lovati: “È caccia alle streghe”

La Procura di Brescia continua a indagare sull'indagine parallela a quella sul delitto di Chiara Poggi. Nel registro degli indagati c'è l'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ovvero chi archiviò nel 2017 le indagini su Andrea Sempio (attuale indagato dalla Procura di Pavia per omicidio in concorso). Venditti si deve difendere da una pesante accusa di corruzione in atti giudiziari: le indagini nei suoi confronti sono scattate dopo che nella perquisizione dello scorso 14 maggio era stato trovato un pizzino a casa dei genitori di Andrea Sempio con scritto "Venditti gip archivia x 20. 30. euro".
Per gli inquirenti sarebbe bastato questo biglietto per formulare l'ipotesi accusatoria: Venditti avrebbe "ricevuto una somma indebita di denaro, nell'ordine di 20-30mila euro, per favorire Andrea Sempio nell'ambito del procedimento penale di cui era co-titolare in qualità di procuratore aggiunto della Repubblica".
Da qui erano scattate altre perquisizioni venerdì 26 settembre a casa dei genitori di Andrea Sempio, dei suoi zii, nelle abitazioni di Venditti e in quella degli appartenenti alla polizia giudiziaria che nel 2016-2017 si occuparono delle indagini. E da queste ultime perquisizioni è stato trovato un secondo pizzino a casa dei genitori dell'indagato.
Cosa c'è scritto lo svela a Fanpage.it l'avvocato di Sempio, Massimo Lovati: "Lo scorso venerdì è stato sequestrato un pizzino su cui è riportata una colonna con cifre come 800 euro, 1.500 euro, 3mila euro… Questo nella parte sinistra del foglio, mentre nella parte di destra – sempre su questo pizzino – c'è scritto Lovati e Garofano (quest'ultimo ex consulente Luciano Garofano sostituito ieri primo ottobre dal nuovo professore Armando Palmegiani)". L'avvocato infatti ha sempre sostenuto che le cifre riportate sui due biglietti sono riconducibili al compenso per gli avvocati e non alla somma (troppo bassa) di una corruzione.
Non solo: "Su questo secondo pezzo di carte – continua a spiegare Lovati – le cifre sono espresse in migliaia di euro per dimostrare che queste somme sono state pagate ratealmente. Invece sul pizzino trovato il 14 maggio, su cui c'era scritto il nome di Venditti, si legge solo 20-30. Non 20mila o 30mila. Cosa vuol dire 20-30? Non si capisce nulla da questa indagine. Sappiamo solo che questi due pizzini sono stati scritti dal padre di Andrea Sempio. Non so se gli inquirenti hanno altre cose contro Venditti".
Ora dalle indagini dovranno essere svelati tutti i dubbi: le cifre sul secondo pizzino sono le rate della parcella per i legali? I 43mila euro che la Procura di Brescia ha spiegato essere un bonifico fatto da alcuni parenti al padre di Andrea Sempio servirono quindi a pagare Lovati e Garofano? Tutto dovrà essere chiarito.
Al momento certo è che nell'ultima perquisizione non è stato solo sequestrato questo secondo pizzino trovato in un libro, ma anche un hard disk e alcuni telefoni, tra cui uno nuovo.
Infine Lovati a Fanpage.it precisa: "La famiglia Sempio non è molto tranquilla, è una perquisizione. È una caccia alle streghe".