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Coronavirus, Rezza (Iss): “Possibili nuove zone rosse. I cittadini siano un po’ ‘asociali'”

Oltre a valutare possibili nuovi zone rosse, secondo il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Gianni Rezza bisogna “abituare la popolazione a comportarsi in maniera diversa, essere un po’ ‘asociali’: non abbracciarsi, non baciarsi, non stringersi la mano, troveremo fonti di saluto alternative, anche in altre parti d’Italia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"C'è la necessità di mantenere le misure prese finora e probabilmente c'è l'esigenza di allargare, estendere le zone rosse sulla base dell'incidenza del coronavirus. Credo che l'estensione della zona rossa vada rimodulata e riformulata in base a quanto la zona è colpita, quindi potrebbero essercene delle altre da coprire". È quanto afferma a Timeline, su Sky TG24, il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) Gianni Rezza a proposito dell'emergenza coronavirus.

"Mi sembra che a Milano il numero dei casi sia molto limitato, non credo che la zona rossa si debba estendere alla città di Milano in questo momento. Milano è in zona gialla e ha già applicato misure di distanziamento sociale", ha spiegato Rezza.

"Vanno valutate – ha proseguito – misure di distanziamento sociale: abituare la popolazione in generale a comportarsi in maniera diversa, essere un po' ‘asociali': non abbracciarsi, non baciarsi, non stringersi la mano, troveremo fonti di saluto alternative, anche in altre parti d'Italia, perché la popolazione si abitui. L'unico modo per evitare la crisi del sistema sanitario è arginare la velocità di diffusione del virus".

Secondo l'ultimo bollettino sul coronavirus, diffuso dalla Protezione civile, il numero dei contagiati è salito ancora, a quota 2263, e di questi l'88% sono in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Come ha spiegato Rezza all'AdnKronos "è troppo presto per parlare di una frenata dei contagi in Italia. Dobbiamo monitorare attentamente la situazione, ribadire che occorre mantenere le misure adottate" per limitare la diffusione del nuovo coronavirus, "e valutare se estenderle ad altri focolai".

"Preoccupano infatti alcuni comuni nella Bergamasca e nella provincia di Pesaro", ha affermato l'esperto. Proprio l'Iss, insieme al dipartimento scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma, ha sequenziato gli interi genomi del virus Sars-Cov-2 isolati dal paziente cinese allo Spallanzani e da un paziente lombardo. "Presto sarà disponibile anche la sequenza di un paziente veneto". Il sequenziamento genomico di un virus nuovo ha implicazioni importanti: "Permette di conoscere l'intero codice genetico del virus e di seguirne i cambiamenti nel tempo e nello spazio. Ciò è utile per conoscere e seguire i focolai epidemici", hanno spiegato dall'Istituto.

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