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Covid 19

Covid-19, lavoratrice di Benetton va in ferie per aiutare le altre mamme con i figli a casa

Jane Mary Amadio, responsabile del Retail on line di Benetton group, in provincia di Treviso, ha deciso di chiedere ferie all’azienda per poter seguire gratuitamente i figli delle altre mamme lavoratrici. La donna ha dichiarato: “Rinuncio con piacere all’ozio e allo svago se posso aiutare qualche mamma davvero in difficoltà”.
A cura di Davide Falcioni
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La decisione di due giorni fa del governo di chiudere tutte le scuole italiane per ostacolare la diffusione del coronavirus ha avuto, come era prevedibile, importanti conseguenze sulle famiglie che, dall'oggi al domani, hanno dovuto riorganizzare radicalmente orari e attività. I disagi non sono stati pochi e per cercare di fronteggiarli Jane Mary Amadio, responsabile del Retail on line di Benetton group, in provincia di Treviso, ha deciso di chiedere ferie all'azienda per poter seguire gratuitamente i figli delle altre mamme lavoratrici. La donna, che non ha avuto figli, ha dichiarato al Messaggero: "Rinuncio con piacere all'ozio e allo svago se posso aiutare qualche mamma davvero in difficoltà".

Jane Mary ha trascorso l'infanzia a Winterthur, vicino a Zurigo, dove si erano trasferiti i genitori trevigiani. Il padre e la madre "lavoravano tutto il giorno spesso in altri cantoni. Io sono stata svezzata da una balia. Ricordo una casa caldissima, una vice mamma tenerissima. Nessun conflitto, solo tanto amore e tanto mutuo soccorso. Quindi ho pensato che in questo momento potevo rendermi utile. Non mi sembra una cosa eccezionale". La donna ha deciso quindi di mettersi a disposizione delle altre famiglie anche approfittando del fatto di lavorare da casa da quando ha scoperto di avere una grave forma di artrite: "Sono la responsabile del Retail on line e riesco a modellare i miei orari sulle diverse latitudini. Però, in effetti, oggi è uscita una nota aziendale in cui si incentiva il personale ad usare lo smart working e a godere delle ferie. Siccome io ho parecchi arretrati, ho deciso di fare così: prendermi ore di ferie e dare disponibilità ad altre donne".

Jane Mary si ripropone di seguire i figlie delle colleghe nei compiti a casa, impartire loro lezioni di italiano e inglese ma anche fare semplice baby sitting: "Io comunque vengo pagata e utilizzo le mie ferie, mentre c'è chi già magari rischia di perdere il lavoro, e in più non sa dove portare i figli. Per cui è un aiuto assolutamente gratuito. Vorrei dare l'esempio di un gesto responsabile che in molti potrebbero seguire. Credo ci siano tante persone che possano rendersi disponibili. Il tempo è la cosa più preziosa: donare tempo è un gesto che ti arricchisce se lo doni a chi non ne ha. Se riuscissimo a creare un team non dico che potremmo metter ein piedi un kinderheim virtuale, ma certamente ci si potrebbe organizzare per dare una boccata d'ossigeno a tante famiglie".

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