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Coronavirus, la virologa Gismondo: “Il virus si diffonde. Il contenimento è la nostra unica arma”

Maria Rita Gismondo, direttrice di Microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano, sull’emergenza Coronavirus in Italia: “L’unica arma che abbiamo è quella del contenimento. I virus si diffondono, è inutile creare barriere, i controlli possono rallentare ma non bloccare del tutto la diffusione. Appena passati 14-18 giorni cominceremo a trarre delle conclusioni”.
A cura di Ida Artiaco
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"L'unica arma che abbiamo contro il Coronavirus è il contenimento". Ne è certa Maria Rita Gismondo, direttrice di Microbiologia clinica dell'ospedale Sacco di Milano, intervenuta per commentare lo stato dell'arte dell'emergenza Coronavirus in Italia. "Anche se la natura non ha confini, i virus si diffondono – ha sottolineato l'esperta -, si è diffusa la spagnola, l'asiatica e l'Hong Kong. È inutile creare barriere, i controlli possono rallentare ma non bloccare del tutto la diffusione". Per quanto riguarda l'andamento del contagio per Gismondo "non ha senso valutare i numeri di pochi giorni. Serve tempo, se un giorno abbiamo un decremento non significa che l'epidemia stia finendo, così come se abbiamo un incremento non significa che stia peggiorando. Appena passati 14-18 giorni cominceremo a trarre delle conclusioni".

La virologa ha poi commentato favorevolmente le misure messe in atto dal governo per evitare l'ulteriore diffusione del nuovo virus. Provvedimenti, come la chiusura delle scuole e delle Università, che potrebbero anche subire una proroga. "Il fatto è che l'unica arma che abbiamo contro questo virus è il contenimento, poi ogni elemento viene analizzato anche in termini di impatto sociale, economico e politico, e l'esecutivo si assume la responsabilità delle decisioni. Il contenimento è molto importante". Altro tema fondamentale è la tenuta del sistema sanitario di fronte ai ricoveri da Coronavirus: "Certamente – ha sottolineato la direttrice – dal punto di vista di dell'organizzazione sanitaria stiamo vivendo un momento molto impegnativo. Ma in Lombardia lo stiamo gestendo e siamo pronti a liberare nuovi posti letto" ospedalieri. Gismondo è anche convinta che il Coronavirus circolasse già da qualche settimana in Italia e nel resto d'Europa, dove tuttavia è stata confusa con una banale influenza stagionale. "Siamo convinti che questo virus circoli da novembre o dicembre dello scorso anno e visto che non si cercava, alcuni casi sono stati valutati come influenza stagionale", ha concluso.

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