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Covid 19

Covid-19, in ospedale scarseggiano mascherine: infermieri le realizzano dalle vecchie lenzuola

Ad Andria alcuni infermieri hanno deciso di arrangiarsi a modo loro per l’emergenza coronavirus e, di fronte allo scarseggiare di dispositivi in grado di proteggere naso e bocca, hanno deciso di prendere macchina da cucire e vecchie lenzuola ospedaliere e hanno confezionato mascherine chirurgiche di emergenza. Per l’Asl però non potranno essere utilizzate.
A cura di Antonio Palma
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Con l’emergenza coronavirus in parecchi ospedali del Paese purtroppo si è assistito allo scarseggiare di dispositivi sanitari come le mascherine tanto da spingere medici e infermieri a lanciare appelli alle istituzioni affinché si provveda al più presto. Ad Andria ad esempio alcuni infermieri hanno deciso di arrangiarsi a modo loro e, di fronte allo scarseggiare di dispositivi in grado di proteggere naso e bocca, hanno deciso di prendere macchina da cucire e vecchie lenzuola ospedaliere, dismesse perché sostituite da kit monouso, e hanno confezionato mascherine chirurgiche di emergenza. In attesa dei nuovi rifiorimenti destinati anche alla Puglia, alcuni sanitari si sono messi all’opera realizzandone oltre un centinaio utilizzando cotone e messi insieme con macchina da cucire e ferro da stiro portati da casa.

"Distribuzione mascherine mirata per emergenza coronavirus"

Si tratta ovviamente di una situazione limite che, secondo l’Asl locale, ha carattere di emergenza in quanto la scarsità di mascherine risponde all'esigenza di avere a disposizione sempre una scorta minima in caso di necessità. In sostanza, secondo la dirigenza sanitaria, si è provveduto a una distribuzione mirata per chi è più a rischio di contagio da coronavirus in attesa di ricevere altre scorte. “La distribuzione, così come è stata garantita fino a questo momento, ci ha permesso di non avere contagiati e di garantire la tutela degli operatori maggiormente a rischio perché in contatto con patogeni esterni la cui velocità di trasmissione è ormai nota" spiega una nota della Asl Bt.

"Lode alla genialità degli infermieri. Plaudo alla loro creatività ma garantisco a tutti, innanzitutto agli stessi infermieri, che le mascherine chirurgiche e i dispositivi di sicurezza ci sono e vengono regolarmente distribuiti in tutti i reparti in cui sono necessari per le attività di assistenza, secondo i criteri di sicurezza individuati, considerate le esigenze legate al coronavirus" ha spiegato Alessandro Delle Donne, direttore generale della Asl Bt.

L'Asl: "Mascherine non potranno essere usate"

“Quelle realizzate in maniera artigianale non potranno naturalmente essere utilizzate. Abbiamo 20mila mascherine chirurgiche a disposizione e le scorte sono in continuo aggiornamento, tenendo conto dell'uso molto più intensivo in questi giorni di emergenza; abbiamo comprato per primi in Puglia grandi quantitativi di dispositivi di sicurezza individuali il cui stoccaggio è stato centralizzato per gestire meglio la distribuzione e tutelare tutti gli operatori impegnati non solo nelle attività chirurgiche d'urgenza, ma anche e soprattutto quelli impegnati a fronteggiare il coronavirus” ha aggiunto il dirigente , concludendo: “Al di là di tutto, voglio ringraziare tutti gli operatori sanitari e amministrativi impegnati in questo momento difficile, perché stanno dimostrando uno spirito solidaristico e di abnegazione davvero non comune”.

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