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Coronavirus, boom di consegne a domicilio, l’appello dei corrieri: “Ordinate solo prodotti essenziali”

“Chiediamo alle persone di limitare al minimo l’utilizzo dell’e-commerce sulle cose non necessarie”. È l’appello che il sindacato Filt Cgil Milano fa ai consumatori a nome dei corrieri e dei lavoratori della logistica, impegnati in queste ore in uno sforzo straordinario anche per l’alto numero di ordini a domicilio dovuto all’isolamento forzato di milioni di persone per le misure anti coronavirus. A Busto Arsizio è ricoverato il primo driver di Amazon contagiato. “Le precauzioni vengono prese”, spiegano i sindacalisti, “ma per chi sta fuori tutto il giorno e tocca 200 pacchi è complicato lavarsi le mani a ogni consegna”.
A cura di Simone Gorla
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"Chiediamo alle persone di limitare al minimo l’utilizzo dell’e-commerce sulle cose non necessarie". Con l'Italia intera in isolamento forzato per le misure di contenimento del coronavirus, aumentano gli ordini a domicilio e per i corrieri sono giornate di super lavoro. I lavoratori dei trasporti stanno garantendo i servizi essenziali e la mobilità delle persone e delle merci, ma fanno appello ai consumatori chiedendo di limitare gli ordini online dei prodotti non indispensabili.

Appello dei corrieri: Ordinate online solo prodotti necessari

"Vorremmo rivolgere un appello ai consumatori per ridurre a quanto strettamente necessario e in questi giorni l’acquisto on-line ed evitare così un sovraccarico delle persone che lavorano alle consegne a domicilio oltre che un’ulteriore diffusione del virus", è la richiesta del sindacato Filt Cgil Milano.  "Questi lavoratori lo fanno con senso del dovere, consapevoli che in queste ore il loro lavoro, come quello di tanti altri, può essere d’aiuto alle nostre comunità, per esempio, ad evitare attraverso la consegna a domicilio gli spostamenti delle persone come raccomandato dalle autorità competenti. I corrieri in questi giorni trasportano alimentari, merce deperibile, medicinali ma anche tutto quello che i consumatori comprano on-line. Spesso si tratta di consegne non indispensabili, che potrebbero essere rimandate.

Fattorini a rischio, primo driver contagiato a Busto Arsizio

Un corriere di Amazon è stato contagiato e si trova all’ospedale di Busto Arsizio. Si tratta di un lavoratore dell'impianto di Origgio. Stando a quanto apprende Fanpage.it, non avrebbe contratto il virus al lavoro. I sindacalisti si dicono "preoccupati delle condizioni di salute di molte persone" e ricordano che i lavoratori del trasporto delle merci con il loro lavoro si stanno assumendo la loro responsabilità. "Molte aziende del trasporto merci hanno adottato comportamenti virtuosi, che azzerano il contatto fra i lavoratori e i clienti. Altre, non hanno distribuito neppure i dispositivi di sicurezza specifici per questo tipo di lavoro o hanno dato indicazioni generiche al personale", denuncia la Filt Cgil .

"Le precauzioni vengono prese, Amazon ha eliminato l’obbligo della firma e immesso altre procedure. I ragazzi stanno a 1,5 metri di distanza da cliente, alcuni hanno dato guanti e amuchina", spiega un rappresentate, "ma per chi sta fuori tutto il giorno e tocca 200 pacchi è complicato lavarsi le mani a ogni consegna".

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