Anziana chiama il 112: “Non ho da mangiare”. I carabinieri le portano il loro pranzo

Ha telefonato al 112 dicendo di non aver potuto ritirare la pensione, e quindi di non aver potuto fare la spesa e di avere in casa solo latte e biscotti. È accaduto ieri sera, quando i carabinieri hanno raccolto l'appello di una donna di 74 anni, invalida, residente a Reggio Emilia e come tutti costretta in casa a causa dell'emergenza coronavirus. Così stamattina i militari che avevano ricevuto la chiamata le hanno fatto arrivare attraverso una pattuglia i pasti caldi a loro spettanti. Primo, secondo, contorni e frutta preparati dalla mensa dei carabinieri, a cui i due carabinieri hanno rinunciato donandoli all'anziana che oggi avrà la possibilità di pranzare e cenare. Da domani potrà disporre del servizio di spesa a domicilio assicurato dai volontari, dal Comune di Reggio Emilia. In lacrime, la donna ha richiamato il 112 per ringraziare.
Coronavirus, i numeri di Reggio Emilia: da inizio emergenza 1.996 positivi e 164 morti
Stando agli ultimi dati forniti ieri dalla Protezione Civile in provincia di Reggio Emilia sono stati riscontrati 135 nuovi casi positivi e 12 decessi. Dei contagiati, 88 si trovano in isolamento domiciliare, 47 sono in ospedale di cui 2 in terapia intensiva, con 100 guariti clinicamente. "Reggio Emilia è stabile – commenta il commissario ad acta Sergio Venturi nella quotidiana diretta Facebook sull'emergenza Covid-19 -, più o meno sui numeri di Piacenza, ma ha più del doppio del numero di abitanti". Le vittime della giornata di ieri sono state registrate nei comuni di Reggio (5), Guastalla, Correggio, Cavriago, Montecchio, Luzzara, Casalgrande e Castelnovo Monti, mentre dall'Ausl è stata fornita solo l'età dei media dei deceduti, di 80 anni. Complessivamente dall'inizio delle'emergenza coronavirus a Reggio Emilia sono stati registrati 1.996 positivi e 164 decessi.