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Conclave, padre Lombardi e le Femen: “Spero non prendano raffreddore”

Il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi ha parlato con i giornalisti nel secondo giorno del Conclave, dopo la fumata nera della mattinata. Per il gesuita non c’è motivo di parlare di divisioni tra i cardinali.
A cura di Susanna Picone
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Il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi ha parlato con i giornalisti nel secondo giorno del Conclave, dopo la fumata nera della mattinata. Per il gesuita non c’è motivo di parlare di divisioni tra i cardinali.

Il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi anche oggi, nel secondo giorno del Conclave, ha parlato con i giornalisti in conferenza stampa commentando le fumate, per ora tutte nere, che rivelano al mondo intero che i cardinali non hanno ancora trovato un accordo sul nuovo Pontefice. Il gesuita è tornato sulla giornata di ieri, ha parlato dei tanti fedeli accorsi in piazza San Pietro e ha risposto anche a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulla protesta a seni nudi delle attiviste di Femen. “Non è una mia particolare preoccupazione – ha detto padre Lombardi – anche perché la gente era più occupata a guardare il camino della Sistina che loro, se ritengono di spogliarsi ancora spero che non prendano il raffreddore”. Il portavoce vaticano ha anche detto di non essere responsabili di quello che fanno le forze di polizia per mantenere l’ordine in queste situazioni.

“Le storie sulle divisioni tra i cardinali sono ricostruzioni” – Nel briefing di oggi, al di là del veloce commento sulle attiviste di Femen, padre Lombardi ha fornito anche i dettagli di come viene realizzata la fumata che indica l’esito del voto dei cardinali in Conclave: tra i sorrisi dei presenti ha elencato tutti gli elementi chimici che producono le fumate nere e quella bianca. Ha anche mostrato un foglio bianco con la scritta in latino “Eligo in Summum Ponteficem”: è la scheda elettorale del Conclave, quella che i cardinali elettori compilano per ogni scrutinio. Perché non è ancora arrivata la tanto attesa fumata bianca? Per padre Lombardi è normale, dal suo punto di vista non c’è motivo di parlare di divisioni né di particolari conflitti tra i cardinali: “I 115 cardinali sono entrati in Conclave con l’intenzione di votare la persona che ritengono più adatta per il governo della chiesa, tutte le altre storie su divisioni sono ricostruzioni, c’è una dinamica naturale, normale, che abbiamo cercato di inquadrare nella sua componente spirituale e religiosa”.

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