Come e perché i Papi scelgono il nome al momento dell’elezione

Nel mondo non c’è solo grande curiosità rispetto a quale cardinale viene eletto Papa al termine del Conclave, ma anche quale nome prenderà. E ora, arrivata la fumata bianca, è grande l'attesa di vedere chi sarà il nuovo Pontefice al balcone. E anche che nome prenderà.
Sarà Francesco II? O forse Giovanni Paolo III? Improbabile che si tratti di Benedetto XVII: già quando quel nome lo scelse Joseph Ratzinger destò una enorme sorpresa tra gli stessi cardinali, che non se lo sarebbero mai aspettati.
Il primo Papa a cambiare nome fu, in realtà, proprio San Pietro, che nacque Simone. Fu lo stesso Gesù a ribattezzarlo “Cefa”, cioè, appunto, Pietro, perché sarebbe dovuto diventare la pietra sulla quale si sarebbe fondata la Chiesa del Cristo. Dopo di lui, però, per secoli tutti i Papi mantennero il nome del loro battesimo.
Nel 532 dopo Cristo, però Mercurio (o forse Mercuriale, le fonti non sono chiare) ascende al soglio pontificio e pensa che il suo nome di battesimo fosse “troppo pagano” e che fosse necessario assumere un nome cristiano. Decide, così, di farsi chiamare Giovanni II, iniziando una tradizione che resiste fino ad oggi. Le prime fonti storiche certe sul fatto che era assodato che un Papa cambiasse nome risalgono alla fine del X secolo, quando un tale Pietro diventa Giovanni XIV. Da Gregorio V, nel 996 dopo Cristo, più nessun Papa manterrà il proprio nome originario. Il significato simbolico è chiaro: la vita del pontefice cambia per sempre con la propria elezione e quindi deve cambiare anche il nome.
È lo stesso Papa, appena eletto a comunicare il proprio nome ai confratelli cardinali. Lo sceglie, in genere, sia per motivi personali ma anche perché si intende perseguire una linea politica e spirituale di un Papa del passato o ancora perché si ha a come riferimento il santo di cui si assume il nome. È quello, ad esempio, che ha fatto Francesco, che ha scelto il proprio nome in onore al poverello di Assisi, mentre Benedetto XVI si è voluto riferire sia a san Benedetto di Norcia, patrono d’Europa, che al suo predecessore Benedetto XV, il Papa che si oppose fortemente allo scoppio della Prima Guerra mondiale.
I nomi più frequenti scelti dai Papi nella storia della Chiesa sono stati Giovanni (23), Gregorio (16), Benedetto (16), Clemente (14), Innocenzo (13), Leone (13), Pio (12).
Una curiosità. Francesco, in una intervista qualche anno dopo la sua elezione, spiegò la scelta del suo nome. “Subito in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. L’uomo che ama e custodisce il Creato, in questo momento in cui noi abbiamo con il Creato una relazione non tanto buona, no? È l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero…” raccontava aggiungendo che qualche confratello cardinale gli aveva suggerito di chiamarsi Adriano “perché Adriano VI è stato un grande riformatore” o Clemente, per “vendicarsi di Clemente XIV che chiuse l’ordine dei Gesuiti.”