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Femminicidio Cinzia Pinna

Cinzia Pinna, indagata per favoreggiamento un’amica di Ragnedda: l’avrebbe aiutato a ripulire la casa dal sangue

Un’amica di Emanuele Ragnedda sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento nell’ambito dell’omicidio di Cinzia Pinna: secondo gli investigatori, la donna l’avrebbe aiutato a cancellare le tracce del delitto ripulendo la casa dove si è consumato il delitto dal sangue e accompagnandolo ad acquistare un nuovo divano per sostituire quello macchiato durante l’aggressione.
A cura di Ida Artiaco
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Novità nelle indagini sull'omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa nella notte tra l’11 e il 12 settembre nel casolare tra Palau e Arzachena di proprietà di Emanuele Ragnedda, reo confesso. Un nuovo nome sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati: si tratterebbe di Rosamaria Elvo, ristoratrice di San Pantaleo e amica di Ragnedda.

L'accusa a suo carico è quella di favoreggiamento: secondo gli investigatori, la donna l'avrebbe aiutato a cancellare le tracce del delitto ripulendo la casa dal sangue e accompagnandolo ad acquistare un nuovo divano per sostituire quello macchiato durante l'aggressione.

Il nome di Rosamaria Elvo si va ad aggiungere a quello del giovane lombardo di 26 anni, in un primo momento indagato per occultamento di cadavere, ma poi scagionato dall'accusa con la confessione di Ragnedda, che ora è iscritto nel registro dalla Procura di Tempio Pausana sempre per favoreggiamento.

"La mia assistita si dichiara innocente rispetto alla condotta di favoreggiamento che, a titolo provvisorio, le viene addebitata", ha spiegato l'avvocato Francesco Umberto Furnari. "La signora Elvo ha grande fiducia nella Magistratura – assicura il legale all'Adnkronos – e vorremmo che fosse tenuto un atteggiamento deontologicamente rispettoso del riserbo delle indagini che in questo momento necessitano".

Il legale contesta le notizie sulla donna che circolano sulla stampa. "Vengono addebitati su varie testate comportamenti che la signora avrebbe posto in essere che sono lontani dalla verità fattuale. Verità che in queste ore non è assolutamente emersa, creando situazioni problematiche nei confronti di una signora che è anche una madre e un'imprenditrice. Si sta violando ogni tipo di rispetto verso la persona".

"Abbiamo perso la vita di una giovane ragazza, ma si deve avere rispetto anche delle altre persone coinvolte a vario titolo in questa vicenda – denuncia Furnari -. È assurdo che una madre ritrovi la foto in prima pagina e la folla che urla il suo nome sotto la finestra. I comportamenti selvaggi non verranno tollerati come la fuga di notizie false: verranno setacciate in maniera certosina e saranno adottati provvedimenti".

"Già far uscire notizie vere è reato in un momento di segreto delle indagini – conclude -, qua ci sono presunte fughe di notizie con fantomatiche attribuzioni di comportamenti che sono lontani dalla condotta della mia assistita".

Il coinvolgimento della donna e del 26enne sarebbe legato alla sparizione degli effetti personali della vittima e alle operazioni di pulizia della casa tra Palau e Arzachena nella quale Ragnedda ha sparato a Cinzia, esplodendo almeno un colpo di pistola al viso con la sua Glock.

"A questo punto, visto gli ulteriori sviluppi di oggi, abbiamo chiesto di essere sentiti dagli inquirenti – ha annunciato all'Ansa Nicoletta Mani, l'avvocata che insieme al collega Maurizio Mani rappresenta il 26enne, prossimo quindi all'interrogatorio -. Il capo di imputazione è in divenire. Ne siamo venuti a conoscenza stamane quando ci è stato notificato l'avviso del conferimento degli incarichi ai medici legali per l'autopsia".

Intanto, è stato fissato a giovedì prossimo proprio l'esame autoptico a Sassari sul corpo della vittima. Se ne occuperà il medico legale Salvatori Lorenzoni alla presenza dei consulenti delle parti coinvolte nell'inchiesta. Ieri era stata eseguita una tac, che ha rivelato la presenza di un foro sul viso della 33enne, all’altezza del naso.

Il che confermerebbe una cavità compatibile con un colpo esploso da pistola semiautomatica. Ma accertamenti continueranno anche oggi e domani. Sempre nei prossimi giorni è previsto anche un nuovo sopralluogo degli investigatori dell'Arma nella tenuta ConcaEntesa al quale Ragnedda ha chiesto di partecipare.

L'uomo continua a collaborare con gli inquirenti e la sua presenza a questo nuovo sopralluogo potrebbe essere fondamentale per mettere insieme tutti gli elementi finora raccolti, proprio grazie alle sue ammissioni, e avere così una ricostruzione completa di quanto successo.

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