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Cinque euro per le bestemmie, il bar ‘multa’ i clienti: “Fondi del bestemmiometro in beneficenza”

Succede a Godego, in provincia di Treviso, dove i gestori di un locale hanno deciso di mettere sul bancone un barattolo in cui i clienti possono scegliere di ‘pagare pegno’ dopo una o più bestemmie.
A cura di Eleonora Panseri
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Foto Facebook
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"1 euro per 1 bestemmia, 2,50 per 3, 5 euro per le ‘bestemmie d'autore‘". Così recita il cartello affisso nel Bar Sport di via Marconi, a Godego, in provincia di Treviso, dove i gestori del locale, Daniele, Michela e la figlia Camilla, hanno deciso di dare vita a un'iniziativa unica nel suo genere e nella zona: multare chi bestemmia all'interno del bar.

"L'idea è venuta a nostra figlia Camilla", hanno spiegato a Il Gazzettino, Daniele e Michela. "Si tratta di un'iniziativa a cui ho pensato al ritorno dalle ferie, quando ho sentito discutere due clienti che continuavano a intercalare bestemmie. Vicino a loro c'erano una mamma con il suo bambino. A quel punto mi sono detta che doveva fare qualcosa", ha spiegato la ragazza al quotidiano locale. "La mia idea non è dettata da motivi religiosi o confessionali, è solamente per un motivo di educazione e rispetto soprattutto nei confronti dei giovani e giovanissimi. Il nostro è un locale pubblico e vengono persone di tutte le età ed estrazioni. C'è anche chi vuole stare tranquillo, senza venir infastidito dalle bestemmie", aggiunge.

Secondo quanto raccontato dalla ragazza, gli avventori sembrano anche aver preso bene la nuova iniziativa. "Finora nessuno si è lamentato", dice Camilla. "C'è chi ha messo dentro i soldi preventivamente, dicendo che sicuramente in giornata qualcuno gli sarebbe scappata, altri invece, spesso con il sorriso, lo hanno fatto subito e senza aver bisogno di richiami, che non facciamo perché non si tratta assolutamente di un obbligo".

Alla domanda su cosa vorranno farne del denaro raccolto dal "bestemmiometro", come l'hanno definito sulla loro pagina Facebook, Camilla risponde: "Quando avremo riempito il vaso li devolveremo tutti in beneficienza a qualche associazione locale. Anche se c'è ancora tempo per decidere quale".

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