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Sciopero dei benzinai

Sciopero benzinai, i self restano aperti ma il garante chiede di revocare la protesta

La Chiusura dei benzinai a partire dalla notte del 25 marzo ha fatto scattare l’allarme in tutta Italia. “Non vogliamo mettere in ginocchio il Paese ma non possiamo continuare a sostenere da soli i costi per garantire il servizio. Le vendite sono pressoché azzerate, soprattutto in autostrada” hanno spiegato gli esercenti ma il garante degli scioperi ha imposto lo stop alla protesta.
A cura di Antonio Palma
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"Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio" così i sindacati di categoria hanno annunciato la chiusura dei benzinai a partire dal 25 marzo, in piena emergenza coronavirus, facendo scattare l'allarme in tutta Italia. Non un vero e proprio sciopero ma una chiusura progressiva dettata dall'impossibilità di sostenersi economicamente, come hanno spiegato i rappresentanti di categoria. "Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono. Chi volesse approfondire può chiedere conto a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio" hanno aggiunto le associazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.

Sciopero benzinai: si parte dalle autostrade, poi tangenziali e viabilità ordinaria

"Siamo stati costretti a comunicare che ci fermeremo perché i nostri appelli in questi giorni sono rimasti inascoltati. Non vogliamo mettere in ginocchio il Paese ma non possiamo continuare a sostenere da soli i costi per garantire il servizio. Le vendite sono pressoché azzerate, soprattutto in autostrada" ha aggiunto presidente di Faib Confesercenti Martino Landi ricordando la no più sostenibilità degli impianti in un momento dove ormai i trasporti delle persone si sono fermati con intere tratte spesso deserte o comunque  scarsamente utilizzate, soprattutto quelle autostradali. "C'è una categoria di persone, oltre 100.000 in tutta Italia che, senza alcuna menzione, ha finora assicurato, senza alcun sostegno né di natura economica, né con attrezzatura sanitaria adeguata, il pubblico servizio essenziale di distribuzione di energia e carburanti per il trasporto di beni e persone. Queste 100.000 persone risultano essere letteralmente invisibili, presenza data per scontata, indegna persino di quella citazione che di questi tempi non si nega a nessuno” si legge ancora nella nota che aggiunge:  "Noi non siamo certo eroi, né angeli custodi. Ma nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da martiri"

Chiusura benzinai 25 marzo: self service aperti

"Gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via,tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria" hanno spiegato in un allarmante comunicato  Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. Come specificato dal numero uno di Faib i self service dovrebbero continuare a funzionare ma la decisione spetta al singolo esercente che aderisce alla protesta. "In autostrada pochissimi distributori hanno l'accettatore automatico di banconote, quindi lo stop sarebbe quasi totale", mentre nelle città "chi ha l'accettatore di banconote può decidere se rimanere aperto o meno pur rispettando le misure sul distanziamento" ha sottolineato Landi.

Garante contro i benzinai: Stop alla protesta

Intanto però contro la chiusura dei benzinai si è mosso anche il garante degli scioperi invitando le associazioni di categoria ad astenersi dalla protesta. "La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, dopo aver appreso oggi, a mezzo stampa, di una chiusura degli impianti di distribuzione carburante a decorrere da domani, 25 marzo 2020, invita le Organizzazioni sindacali a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione. Resta fermo che la Commissione accerterà, in seguito all’eventuale apertura del procedimento di valutazione, ogni altra violazione che dovesse emergere" si legge infatti in un nota del garante che aggiunge: "Ribadiamo il fermo invito a tutte le organizzazioni sindacali, fino al 31 marzo 2020, considerato lo stato di emergenza epidemiologica dichiarato sul territorio nazionale, dovuto al diffondersi del virus COVID-2019, a non effettuare scioperi che coinvolgano i servizi pubblici essenziali, dal momento che essi non farebbero altro che aggravare la condizione dei cittadini".

Conte: "No sciopero benzinai, non si può interrompere il trasporto"

Anche il Premier Giuseppe Conte si è scagliato contro la chiusura dei benzinai avvertendo che ora uno sciopero avrebbe effetti disastrosi. “Stiamo facendo degli aggiustamenti con i sindacati sulle attività essenziali, spero che gli scioperi possano rientrare compreso quello dei benzinai. Prepareremo una ordinanza per garantire la fornitura dei distributori. In questo momento bisogna presidiare le attività essenziali ai fini del funzionamento di una macchina statale che sta già marciando a motori rallentati" ha sottolineato il Premier.

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