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Chieti, nonno Benito scomparso da un anno, i familiari: “Gli hanno fatto del male, aiutateci a trovarlo”

Dopo un anno dalla scomparsa di Benito Della Penna, l’anziano svanito nelle campagne di Chieti mentre passeggiava, la comunità locale si mobilita nuovamente per cercarlo. A darne notizia Penelope Italia, l’associazione dei familiari degli scomparsi che da 15 mesi segue la storia di Benito. Il sospetto dei parenti è che l’anziano sia stato vittima di violenza.
A cura di Angela Marino
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Dopo oltre un anno la scomparsa di Benito Della Penna, l’83enne di Guardiagrele (Chieti), uscito di casa il 15 marzo 2017 e mai più rientrato, è ancora un caso irrisolto. A sollevare nuovamente l'attenzione sulla vicenda dell'anziano abruzzese è l'associazione Penelope Italia, attraverso la referente regionale per l'Abruzzo, il vicepresidente Annalisa Loconsole, che dà notizia di una serie di ricerche e indagini private in cui la famiglia e l'associazione si sono impegnate per ritrovare l'anziano.

Volontari in prima linea per le ricerche

Benito è uscito di casa intorno alle 16,30, per fare una passeggiata e raggiungere in campagna il genero, ad una distanza di circa 300 metri dall'abitazione in contrada Piana San Bartolomeo, dove viveva con la moglie e la figlia Rosanna. Dopo che le iniziali ricerche si sono rivelate infruttuose, le operazioni sono state sospese. Per questo, dopo 15 mesi, il Consiglio comunale di Guardiagrele lo scorso 23 marzo si è fatto portavoce della famiglia Della Penna, chiedendo la riapertura delle ricerche. Alcuni giorni fa sulla Piana di San Bartolomeo si sono alzati in volo due droni (della RG-Droni di Vasto e l'altro della 3DLM di Montenero) per le rilevazioni termiche del terreno mentre i cani dell’Associazione Abruzzo K9, hanno perlustrato il territorio. L’obiettivo è quello di rilevare con le riprese termiche le anomalie del terreno e poi verificarle con le unità cinofile. Nei mesi scorsi già un'altra associazione di speleologi aveva esplorato anfratti e grotte, ma il corpo di Benito della Penna non era stato ritrovato. È stato occultato? Si domandano coloro che in questi mesi si sono occupati del caso.

L'ipotesi

Per la famiglia il sospetto che il povero Benito sia stato vittima di violenza, è oggi più presente che mai. L'anziano quel giorno si era incamminato in una strada isolata e a volte utilizzata dai piccoli spacciatori della zona per i loro scambi: Benito può aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere? Nel dubbio i volontari continuano a cercare nella speranza che quelle campagne solitarie restituiscano le tracce dell'anziano.

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