Chiara Poggi, l’avvocato annuncia querele: “Sappiamo già chi è il ‘Piccione’, tutto è stato già accertato”

"La famiglia Poggi provvederà da parte sua a ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell'onore di Chiara". Lo ha riferito in una nota stampa di oggi 4 giugno l'avvocato dei genitori di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni, dopo la puntata di ieri del programma tv Le Iene in cui si alludeva a una presunta relazione tra la vittima e un signore di Garlasco. "Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un ‘uomo adulto', utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all'epoca ritenute del tutto false". E poi il legale ha aggiunto: "La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l'attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l'incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione".
In questi giorni si sta parlando ancora di alcune email inviate da Chiara Poggi pochi giorni dell'omicidio con una amica. Scriveva: "I miei intrallazzi esistono ancora a livello…intellettuale…ma ormai ho deciso, vado a convivere". La sua amica gli chiede dei suoi "intrallazzi". E lei risponde: "Per quanto mi riguarda i miei intrallazzi stanno vivendo un periodo di Stasi…il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni mentre l'altro ultimamente non ci vado troppo d'accordo (colpa mia che me la prendo per niente, colpa sua che secondo me è un po' cambiato)".
Da qui si è parlato di presunte relazioni sentimentali di Chiara Poggi oltre a quella che aveva con Alberto Stasi, unico condannato per l'omicidio. La famiglia della vittima non ci sta. Tramite l' avvocato Tizzoni e il legale del fratello Marzo Poggi Francesco Compagna fanno sapere che "nell'auspicio che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite la famiglia Poggi provvederà da parte sua a ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell'onore di Chiara", concludono i due avvocati.
Rita Poggi, la madre di Chiara, ha aggiunto al tgR Lombardia: "Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso". E ancora: "Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi". A Fanpage.it l'avvocato Tizzoni ha precisato meglio quello che sta accadendo.
Siete già intervenuti con qualche querela?
Certo. Ovviamente non posso svelare dettagli, ma ci siamo già attivati da tempo. I tempi della giustizia però sono lunghi.
Quante sono le querele già fatte?
Ne stiamo facendo, abbiamo lavoro per sei mesi.
È la prima volta che succede una cosa simile in 18 anni?
A questo livello sì, ma è successo anche negli anni precedenti. Quello che disturba è che stanno emergendo tutte cose che sono già uscite e scritte nelle varie sentenze. Si sta tornando su argomenti pacifici che non hanno nulla a che fare con l'omicidio: tutto è già stato verificato e accertato. Come c'è scritto nelle varie sentenze, Chiara Poggi aveva una vita limpida.
Quali argomenti stanno ritornando in questi giorni e che sono già stati accertati?
Come le email mandate da Chiara Poggi alla sua amica. Oppure il secondo telefonino, che non c'è. Così come l'uomo (ora defunto) intervistato a Le iene che parla di una relazione di Chiara con un uomo del paese: aveva anche detto tutto in passato ai carabinieri ma non aveva portato a nulla. Da tenere in considerazione che già nel settembre 2007 alla Procura erano arrivate 80 denunce anonime. Oggi mi pare che il clima sia lo stesso. Spiace però dover ribadire cose che non sono novità, perché sono state tutte già vagliate nelle sedi opportune in questi anni.
Come le email di Chiara Poggi all'amica? La vittima scriveva: "Per quanto mi riguarda i miei intrallazzi stanno vivendo un periodo di Stasi…il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni mentre l'altro ultimamente non ci vado troppo d'accordo (colpa mia che me la prendo per niente, colpa sua che secondo me è un po' cambiato)".
L'amica di Chiara Poggi, destinataria della email, era già stata sentita dai carabinieri in passato e aveva già specificato che Chiara si riferiva a un collega di lavoro. Anche lui in passato venne sentito e si verificò l'alibi. Non c'era una relazione sentimentale, c'era una simpatia. Ribadisco, questo signore venne identificato e venne accertato l'alibi, si trovava in Sud Italia in vacanza. Quindi tirare fuori ancora queste email non è una novità. Feriscono anche oggi la dignità di una ragazza che non c'è più.