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Covid 19

“Chi si vaccina è un coglione”, due dottoresse arrestate per finte vaccinazioni anti covid

“Se si tratta di fregare lo Stato italiano io sono contenta” diceva una delle dottoresse finite agli arresti domiciliari a Ferrara per corruzione, peculato e falso.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbero offerto finte vaccinazioni anti covid ai loro assistiti dietro compenso economico per fare ottenere ai pazienti il green pass senza alcuna dose, queste le accuse nei confronti di due dottoresse di Ferrara arrestate nelle scorse ore dagli uomini della Guardia di finanza che hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della locale procura della Repubblica. I reati contestati sono di corruzione, peculato e falso nell’ambito di due distinte condotte da parte  delle due donne che vengono accusate però dello stesso metodo. Agli arresti anche l’assistente di una di loro nonché figlia della stessa dottoressa in quanto ritenuta corresponsabile delle condotte contestate alla madre.

Le indagini a loro carico erano partite nel dicembre scorso proprio per fare luce sui comportamenti di alcuni medici noti nella galassia no vax perché compiacenti su vaccini e green pass. L’attenzione si era focalizzata sulle due dottoresse in quanto avevano fatto registrare un incremento spropositato e anomalo di pazienti dell’ordine di diverse centinaia, in molti casi provenienti da fuori provincia e addirittura da fuori regione. Sospetti che sono aumentati quando poco dopo quasi tutti i nuovi pazienti risultavano vaccinati con l’antidoto anti covid. Numeri che hanno fatto scattare il campanello di allarme negli uffici Asl che si sono ritrovati a rilasciare centinaia di green pass in due settimane.

Gli accertamenti investigativi, condotti anche con intercettazioni telefoniche, hanno accertato per ora decine di casi conclamati di finte vaccinazioni dietro compenso che variava dai 20 a i 50 euro a dose. La motivazione economica appare però marginale, intercettata, una delle due dottoresse infatti diceva: “Se si tratta di fregare lo Stato italiano io sono contenta, chi si vaccina sono dei coglioni. Ci vogliono far morire e mi auguro che tutti i politici siano morti entro marzo”.

“Siamo addolorati e sconcertati. Ringraziando in primis le forze dell’ordine, in specie la guardia di finanza, seguiremo il caso con attenzione avendo piena fiducia nella magistratura e, se tutto confermato, adotteremo conseguenti azioni, soprattutto per il comportamento ineccepibile che il nostro ruolo pretende nei confronti dei cittadini e dei colleghi” ha dichiarato Bruno Di Lascio, presidente dell’Ordine dei medici di Ferrara, aggiungendo: “Personalmente provo vergogna e chiedo scusa in particolare alla stragrande maggioranza dei medici che, per tutelare la salute altrui, in molti casi hanno perso la propria anche al prezzo della vita”.

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