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Covid 19

Chi muore a causa del coronavirus

Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità sui primi 1016 pazienti deceduti e positivi a COVID-19 restituisce le prime risposte sulla maggiore letalità apparente dell’Italia, determinata da una serie di fattori, tra cui l’età media dei contagiati. Più alto il tasso di mortalità fra gli uomini, mentre si conferma preponderante l’esistenza di patologie pregresse.
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A cura di Redazione
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Il bilancio più recente parla di 2158 morti a causa del coronavirus, 1420 nella sola Lombardia. Tenendo conto dei 27980 casi totali, il tasso di letalità supera il 7,7%, un dato molto più alto di quello globale, che oscilla tra l’1,5% e il 5% a seconda delle varie aree. Come ci ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, si tratta di un dato che dipende da diversi fattori, tra cui la struttura di età della popolazione e la nostra capacità di definire il denominatore (il numero totale delle persone contagiate dal virus), ma anche dalla situazione specifica del sistema sanitario, con i reparti di terapia intensiva di alcuni ospedali che sono a un passo dal collasso.

L’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente rilasciato uno studio su 1016 pazienti deceduti e positivi al COVID-19, che ne descrive le caratteristiche e la diffusione geografica. Si tratta di analisi di grande rilevanza, proprio perché consentono a studiosi e ricercatori di capire “con cosa abbiamo a che fare” e di impostare una strategia di risposta all’emergenza che tenga conto del quadro complessivo della situazione. Il report evidenzia come quasi il 90% delle vittime si riscontri in Lombardia ed Emilia Romagna (con un trend in forte crescita anche in Piemonte), ma si sofferma in particolare sui dati demografici dei pazienti deceduti e positivi.

L’età media è di 79,4 anni, più alta di circa 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione. Si tratta per il 71,6% di uomini e per il 28,4% di donne (che hanno un’età media più alta rispetto agli uomini. Al momento dello studio, si registravano solo 2 persone decedute sotto i 40 anni: una  di età di 39 anni, di sesso maschile, con pre-esistenti patologie psichiatriche, diabete e obesità, deceduta presso il proprio domicilio e di 1 persona di 39 anni, di sesso femminile, con pre-esistente patologie neoplastica deceduta in ospedale.

Il grafico evidenzia come dopo i 70 anni la letalità aumenti in modo considerevole:

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Un ruolo decisivo lo gioca l’esistenza di patologie croniche pre-esistenti all’infezione da COVID-19 nei pazienti deceduti. Le patologie croniche più comuni sono riassunte dalla tabella, che mostra anche come la combinazione tra più fattori aumenti la possibilità di esito infausto:

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Infine, lo studio si concentra sui principali sintomi con cui si manifesta l'infezione da coronavirus, confermando le ipotesi di cui si è parlato nei giorni scorsi ed evidenziando come dispnea e febbre restino gli elementi più ricorrenti:

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