Chi era Francesco Visintin, il ragazzo morto nell’incidente a Vicenza: voleva diventare un medico

Si chiamava Francesco Visintin, aveva 19 anni e studiava Medicina a Padova il ragazzo morto nell’incidente avvenuto intorno alle 22.30 di sabato ad Arcugnano, nel Vicentino, in via San Bernardino. La Renault Clio su cui viaggiava, con a bordo altri tre giovani, è finita improvvisamente fuori carreggiata. Francesco era seduto sul lato passeggero. Per lui non c’è stato nulla da fare. Due coetanei e una ragazza di 17 anni sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati all’ospedale San Bortolo di Vicenza.
I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per estrarre i ragazzi dall’abitacolo e mettere in sicurezza l’area, permettendo l’intervento dei sanitari del Suem 118. I carabinieri della stazione di Lonigo stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.
Francesco Visintin era un giovane brillante e riservato. Si era diplomato all’Istituto Boscardin di Vicenza, indirizzo tecnologico “Chimica, Materiali e Biotecnologie”, articolazione “Biotecnologie Sanitarie”, con il massimo dei voti. Aveva da poco concluso il semestre filtro di Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, sostenendo i tre esami decisivi per l’accesso al corso di laurea. Amava la bicicletta e l’impegno in parrocchia come animatore, dove era un punto di riferimento per i più giovani. Un ragazzo presente, affidabile, capace di tenere insieme studio e relazioni. Lascia la mamma Anna, il papà Massimo e una sorella più piccola.
"Francesco ieri sera era uscito con gli amici per andare a giocare a bowling", ha raccontato il padre, Massimo Visintin. "Mio figlio era un ragazzo super disponibile, bravissimo a scuola, dava sempre una mano agli altri. Il suo sogno era diventare un medico".
La notizia ha colpito profondamente Torri di Quartesolo, dove la famiglia viveva da anni. "Un’altra immensa tragedia per la nostra comunità, non riusciamo neppure a immaginare il dolore della famiglia", ha commentato il sindaco Gianluca Ghirigatto. "La famiglia di Francesco è una famiglia per bene, che conosciamo molto bene e intorno alla quale ci stringiamo forte. Per Torri non è per niente un bel momento. Prima la tragedia di Diana Canevarolo, ora questa. Sono colpi fortissimi. Sono cose che non vorremmo mai leggere sui giornali, ma purtroppo sono cronache ricorrenti. Fa male, fa davvero male, soprattutto quando perdiamo ragazzi così giovani".