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Cercasi sacrestano a Cortina per 1300 euro, vitto e alloggio: si candidano in 200, anche laureati

Si libera il posto da sacrestano a Cortina d’Ampezzo e arrivano curricula da tutta Italia. A offrirsi per il lavoro persone di ogni età e con i più vari titoli di studio, anche laureati. Don Ivano Brambilla: “Tra chi ci ha risposto, un terzo è legato in qualche modo all’ambiente ecclesiastico, ma gli altri sono in cerca di occupazione, e hanno chiesto di essere assunti per poter mantenere la famiglia”.
A cura di Susanna Picone
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Don Ivano Brambilla
Don Ivano Brambilla

Il parroco cerca un sacrestano ed evidentemente l’offerta non deve essere così male dato che quasi in duecento hanno deciso di mandare il proprio curriculum. Siamo a Cortina d’Ampezzo e un nuovo sacrestano è necessario perché il precedente, dopo svariati anni, ha lasciato il suo incarico. Le condizioni dell’offerta di lavoro? Circa 1300 euro al mese con tredicesima e quattordicesima, vitto e alloggio. Fino a qualche giorno fa in 95 avevano risposto alla richiesta della parrocchia, poi le candidature sono raddoppiate in poche ore. Curricula arrivati da ogni parte d’Italia, di persone di ogni età e con i più vari titoli di studio, anche laureati.

“Non ce l’aspettavamo. Hanno risposto anche persone laureate, in Economia, Storia dell’arte, Lettere. Persone dai 25 ai 70 anni, provenienti dalla Sicilia alla Valtellina, però le donne sono state solo quattro –  ha raccontato don Ivano Brambilla al Corriere della Sera – Tra chi ci ha risposto, un terzo è legato in qualche modo all’ambiente ecclesiastico, persone che hanno fatto già il sacrestano anche in forma di volontariato, ma gli altri sono in cerca di occupazione, e hanno chiesto di essere assunti per poter mantenere la famiglia”.

Il parroco di Cortina ovviamente non potrà accontentare tutti, ma riflette sul fatto che questo fa capire “la situazione in cui ci ritroviamo”. “Lo scriva — chiede il parroco, cappellano a Cortina dal 1993 al 1998 e poi parroco decano dal 2017 —, scriva che non accettiamo più domande”. “L’ultimo sacrestano — racconta don Ivano — è stato Giovanni Suani che ha lasciato il suo incarico portato avanti per 20 anni. Quindi finora non ci eravamo mai trovati di fronte a questo problema”. “Cerchiamo persone — conclude il religioso, che nelle ultime settimane ha anche dovuto affrontare la sua battaglia contro il Covid — che non si preoccupino del ruolo, ma del servizio da dover rendere alla chiesa e al popolo di Dio”.

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