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Catturato Francesco Adragna, l’evaso dal Tribunale di Trapani arrestato mentre incontrava la compagna

L’uomo è stato catturato nella notte di domenica da agenti della polizia penitenziaria e dai carabinieri che da due giorni lo stavano cercando. Sarebbe stato fermato mentre incontrava la compagna nottetempo nelle campagne di Trapani.
A cura di Antonio Palma
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Si è conclusa la fuga di Francesco Adragna, l’uomo evaso dal palazzo di giustizia di Trapani due giorni fa durante una udienza in Tribunale. Il 36enne originario di Erice è stato catturato nelle scorse ore, durante la notte tra sabato e domenica 14 maggio 2023. Da due giorni le forze dell’ordine lo stavano cercando in tutta la zona tenendo sotto controllo soprattutto i familiari e gli mici e così Adragna è stato individuato e arrestato.

Secondo quanto trapelato, infatti, la cattura è avvenuta mentre l’uomo si incontrava con la compagna nottetempo nelle campagne di Trapani, tra Xitta e Paceco. Adragna è stato fermato poco prima delle 3 di oggi, domenica 14 maggio, durante un blitz congiunto degli agenti del nucleo investigativo regionale di polizia penitenziaria e dei carabinieri.

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L’uomo è stato bloccato in strada mentre si trovava a bordo dell’auto della compagna che gli inquirenti seguivano. Da venerdì, giorno della fuga, infatti per lui era scattata una caccia all’uomo e gli inquirenti erano sicuri che si trovasse ancora in zona, come poi è stato accertato.

Al momento della cattura pare fosse ancora con gli stessi indumenti del giorno della fuga, una tuta rossa e un giubbetto nero e con questi è finito di nuovo in cella, condotto nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Durante il blitz avrebbe provato di nuovo a scappare ma è stato bloccato immediatamente.

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Restano tutte da accertare le modalità della fuga rocambolesca dell’uomo. Considerato un detenuto non pericoloso avendo un braccio fasciato, pare non fosse stato ammanettato né particolarmente sorvegliato quando ha approfittato della distrazione degli agenti per scappare.

La penitenziaria lo aveva accompagnato in Tribunale per un processo a suo carico. In attesa che iniziasse l'udienza, era stato fatto accomodare nella camera di sicurezza ma da lì era riuscito a tagliare la corda, eludendo la sorveglianza. Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza lo hanno immortalato mentre si allontanava, indisturbato, tra i corridoi sotterranei del tribunale, utilizzando una uscita laterale prima di scavalcare la recinzione e dileguarsi instrada.

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“Eravamo certi che sarebbe stato ripreso, ma mai come in questo caso non è tutto bene ciò che finisce bene. Facciamo i complimenti alle donne e agli uomini della polizia penitenziaria, a cominciare da quelli del Nucleo investigativo centrale e dalla sua articolazione siciliana, ma anche a tutti gli altri impegnati nelle ricerche e in generale alle forze dell’ordine che hanno assicurato la cattura dell’evaso. Ma i problemi restano. E non si faccia alcuna caccia alle streghe. Ci sono enormi disfunzionalità di sistema, con carenze di ogni genere e disposizioni inattuabili che se si provasse ad applicare paralizzerebbero ogni attività” ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, aggiungendo: "Va ridotto il vuoto organico, che solo per la polizia penitenziaria ammonta a 18mila unità, necessitano equipaggiamenti aggiornati ai tempi e adeguati agli attuali livelli criminali, servono moderni protocolli operativi e non si può continuare a rinunciare alla formazione e all’aggiornamento professionale”.

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