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Caso Ligresti, il tribunale dissequestra 251 milioni di beni

Il tribunale del Riesame di Torino ha accolto la richiesta dei legali di Salvatore e Jonella Ligresti e ha disposto il dissequestro dei loro beni.
A cura di Antonio Palma
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Il tribunale del Riesame di Torino ha accolto la richiesta dei legali di Salvatore e Jonella Ligresti annullando il provvedimento di sequestro preventivo da oltre 250 milioni di euro ai danni di FonSai, dei componenti della famiglia Ligresti e degli ex manager della compagnia assicurativa. I beni erano stati sequestrati lo scorso agosto nell’ambito dell’inchiesta che ha portato anche all’arresto dei componenti della famiglia Ligresti e di alcuni manager di Fondiaria Sai. Il totale dei beni sequestrati, pari a 251,6 milioni, provenivano dai conti correnti dei sette indagati, da una serie di alberghi, immobili e assicurazioni e secondo le Fiamme Gialle era corrispondente al profitto illecitamente ottenuto attraverso i reati commessi dagli arrestati. Probabilmente, anche se ancora non si conoscono le motivazioni, i giudici del Riesame non hanno condiviso questa argomentazione disponendo quindi il dissequestro.

Cinque degli accusati ancora in carcere –  Giulia, Jonella, Paolo e Salvatore Ligresti insieme alle altre quattro persone sono accusate di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato. Tranne Giulia Ligresti che è stata messa in libertà dopo aver patteggiato una pena di due anni e sei mesi, gli altri sono ancora in carcere o agli arresti domiciliari ad esclusione di Paolo Ligresti che domani a Lugano sarà interrogato dai Pm. L’uomo infatti  grazie alla cittadinanza svizzera ottenuta pochi giorni prima dell'ordine di custodia cautelare emesso anche a suo carico, è riuscito ad evitare il carcere restando in Svizzera.

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