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Canale di Sicilia, migliaia di migranti alla deriva su decine di barconi

Decine le richieste di soccorso giunte alla Guardia Costiera, tra i 2000 e i 3000 i migranti a bordo dei gommoni. Intanto arrestati a Palermo sei presunti scafisti: avrebbero chiuso sotto coperte donne e bambini e li avrebbero liberati solo dietro un pagamento.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE: ORE 22 – Tutti i migranti sono stati soccorsi durante le operazioni di recupero compiute sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana. Circa 370 migranti che erano su un barcone sono stati recuperati da un mezzo della guardia di finanza, mentre altri 111 sono stati salvati da una motovedetta delle Capitanerie di porto partita da Lampedusa. In 322 sono stati soccorsi da una nave norvegese inviata dall'operazione Triton. 432 persone sono sulla nave della Marina militare Vega e altri 507 a bordo di un’altra nave della Marina, il Cigala Fulgosi. La Guardia Costiera riferisce inoltre che altri 187 migranti su due gommoni sono salvati dalla motovedetta Cp 291.

Tra i duemila e i tremila migranti sono in arrivo dalla Libia con decine di gommoni e barconi, da cui, ormai alla deriva, hanno lanciato l'allarme chiedendo l'intervento dei mezzi di soccorso italiani ed europei schierati nel canale di Sicilia. Per il momento sono 18 le richieste arrivate alla centrale operativa della guardia costiera, che coordina gli interventi. Si parla di quattro barconi e 14 gommoni con a bordo, appunto, tra le duemila e le tremila persone. Nella zona sono state inviate nave Fiorillo e nave Diciotti della Guardia Costiera, una nave norvegese inserita in Triton, 4 motovedette delle Capitanerie, mezzi della Marina Militare e della Guardia di Finanza. Attualmente sono in corso le operazioni di soccorso.

Arrestati a Palermo sei presunti scafisti – Intanto a Palermo la polizia ha arrestato sei persone di nazionalità egiziana ritenute gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa in acque internazionali dalla nave Diciotti della Capitaneria di porto. I sei presunti scafisti avrebbero, durante il viaggio, chiuso a chiave sotto coperta decine di donne e bambini che poi avrebbero liberato solo dietro un ulteriore pagamento da parte dei loro parenti. I sei uomini, individuati come spesso accade grazie ai racconti degli stessi migranti, sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L'imbarcazione trasportava 432 migranti, tra siriani, egiziani, palestinesi, iracheni, etiopi, eritrei, somali e sudanesi: 359, di cui 60 donne e 56 bambini, sono arrivati a Palermo la mattina del 20 agosto, mentre gli altri 73 sono stati fatti sbarcare a Taranto. Secondo le testimonianze raccolte, i migranti avrebbero pagato duemila dollari ciascuno per salire su un'imbarcazione che avrebbe potuto ospitare al massimo una trentina di persone e su cui invece ne sono state caricate più di 400.

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