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Camorra: gregario di Giuseppe Setola messo alle strette dalla fidanzata: “Scegli, o me o lui”

Al cuore non si comanda, nemmeno in terra di Gomorra. La fidanzata di un fiancheggiatore di Giuseppe Setola, il sanguinario killer di camorra responsabile della strage di Castelvoturno che mise a ferro e fuoco la provincia di Caserta nel 2008, lo mette alle strette e gli chiedere tra il suo amore e la fedeltà al clan dei Casalesi.
A cura di Alessio Viscardi
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Al cuore non si comanda, nemmeno in terra di Gomorra. La fidanzata di un fiancheggiatore di Giuseppe Setola, il sanguinario killer di camorra responsabile della strage di Castelvoturno che mise a ferro e fuoco la provincia di Caserta nel 2008, lo mette alle strette e gli chiedere tra il suo amore e la fedeltà al clan dei Casalesi. È quanto emerge dalle intercettazioni effettuate durante la latitanza di Setola e lo si legge nell'ordinanza di arresto nei confronti di un nucleo di persone accusate di aver favorito la fuga dell'aspirante boss. Lo riporta Il Fatto Quotidiano.

“Devi scegliere tra me e lui” intima la fidanzata al gregario in un sms. Lui le risponde: “Renditi conto e basta”, ma lei non demorde: “Di che m devo rendere conto? Ke stai diventando un cam… uguale a lui? E’ una storia ke nn finirà mai, se nn ce lui c’è la moglie e la figlia mi sn rotta le palle”. L'uomo si chiama Luigi Martino, arrestato nei giorni scorsi e accusato di aver favorito la fuga di Giuseppe Setola nei sanguinosi mesi del 2008 in cui furono ammazzati anche sette immigrati africani del tutto estranei alla criminalità organizzata. Giuseppe Setola era alla guida di un commando stragista dei Casalesi e cercava di guadagnare sempre maggior potere nell'organizzazione con un'esclation di omicidi che spinse il ministro degli Interni, Roberto Maroni, a inviare l'esercito per pattugliare la provincia di Caserta nella speranza di catturare l'aspirante boss.

La fidanzata di Martino, in seguito diventata sua moglie, conosceva bene i rapporti stretti intrattenuti tra il suo uomo e il sanguinario Setola. Secondo quanto sostengono gli inquirenti, il compito dell'uomo era quello di proteggere la latitanza del “cecato” dall'imponente spiegamento di forze messe in campo dallo Stato. Un impegno che portava via molto tempo a Martino, che quindi non riservava abbastanza attenzioni alla sua compagna, che si sfogava in telefonate e sms.

Una sera, Martino non si presenta ad un appuntamento con la sua fidanzata per cenare con Setola, nascosto in un bunker a Trentola Ducenta. La ragazza si infuria e il giorno dopo ha luogo una lite tramite telefonino. Lei continua a chiedere: “Di che mi devo rendere conto io? Ne mi devo rendere conto di una persona che non si può comandare la vita sua, di che mi devo rendere conto?”. Fitto anche lo scambio di sms, fino a che lei gli chiede di scegliere tra la fedeltà al clan e la loro relazione: “Se t chiedessi d scegliere tra me e loro x sempre cosa faresti?”, dopo un po' di titubanza Martino le dice: “Scelgo te”, infatti dopo la cattura di Setola – avvenuta qualche giorno più tardi – il loro rapporto si consoliderà fino alle nozze. L'amore vince anche sui legami criminali di Gomorra.

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