video suggerito
video suggerito

Cambiavano la targa dell’auto in Italia per fare rapine in Svizzera, arrestati 6 ricercati internazionali

Cambiavano la targa dell’auto italiana sulla quale viaggiavano per andare a fare rapine in Svizzera: una banda di 6 rapinatori, tutti residenti in Italia, è stata arrestata a Piacenza con un mandato di cattura internazionale.
A cura di Gabriella Mazzeo
0 CONDIVISIONI
Immagine

Sono sei in tutto le persone arrestate con un mandato di arresto internazionale perché componenti di un'associazione a delinquere dedita alle rapine. La Polizia di Piacenza ha dato esecuzione del fermo per 6 malviventi accusati di rapina a mano armata, tutti residenti in Italia.

Il gruppo a bordo di autovetture di proprietà partiva dal nord del nostro Paese in direzione della Svizzera e poco prima della frontiera modificava le targhe dei veicoli per evitare di essere identificato. A quel punto, i malviventi si dividevano in due gruppi per compiere rapine a mano armata, soprattutto ai danni delle stazioni di servizio del Canton Ticino.

Una volta "conclusa la giornata", i sei facevano rientro in Italia, ripristinando le targhe originali al primo casello autostradale utile. Il bottino portato a casa ad ogni colpo era di decine di migliaia di franchi.

Le identità dei 6 fermati sono diverse: uno dei destinatari del fermo è stato individuato a Limbiate e ora rischia fino a 15 anni di reclusione. L'uomo ha 34 anni ed è accusato di aver rapinato due stazioni di servizio nella zona della Balerna.

L'uomo avrebbe compiuto la rapina per la quale è stato fermato lo scorso 7 dicembre: dopo quasi un anno di indagini, le forze dell'ordine sono riuscite a individuare il 34enne e gli altri componenti della banda, sparsi in tutta Italia.

Il gruppo avrebbe rapinato due esercizi commerciali fingendosi parte della clientela. Sotto minaccia di una pistola si sarebbe fatto consegnare l'incasso per decine di migliaia di franchi, aggredendo anche fisicamente il personale che si trovava nel locale e che in quel momento stava lavorando.

Le ricerche dei criminali sono partite subito, ma la polizia svizzera ha coordinato il lavoro con quella italiana dopo aver individuato i malviventi e aver emesso un mandato di arresto internazionale.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views