Calciobalilla e ping pong equiparati ai videopoker, scattano le multe anche se sono gratis

Calciobalilla e ping pong equiparati di fatto ai videopoker con tutti gli obblighi che ne conseguono, è quanto prevede la nuova legge in materia di giochi d’azzardo entrata in vigore proprio a giugno e che rischia ora di mettere in seria difficoltà soprattutto stabilimenti balneari e chi come loro rende disponibili questi giochi per pochi mesi all’anno. Anche se l'interpretazione estensiva anche al calcio balilla e a tutti i giochi senza vincite in denaro risale allo scorso anno, non tutti infatti erano a conoscenza del fatto che sarebbe entrata in vigore questa estate.
Così davanti ai primi controlli della Guardia di finanza, molti operatori si sono trovati impreparati e sono fioccate già le prime multe che, secondo la legge, possono arrivare fino a 4.000 euro. In attesa di capire come muoversi, molti gestori hanno deciso di ritirare qualsiasi tipo di gioco a gettoni in spiaggia e nei bar.
La legge infatti chiede che, oltre a videopoker e slot, ora anche giochi a gettone come calciobalilla, carambola, biliardo, flipper o dondolanti per bambini debbano avere una certificazione che confermi non si tratti di giochi a premi, che farebbero scattare le norme del gioco d’azzardo. Un “nulla osta di messa in esercizio” come spiegano dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Una incombenza che spetta al proprietario del gioco che spesso è il barista o il gestore del lido in caso di biliardo e calciobalilla.
“Queste segnalazioni andavano fatte entro il 15 giugno 2022. Così il biliardino è come il videopoker: non ho parole, altro che semplificazioni burocratiche e fiscali. Siamo alla vessazione, siamo all'assurdo. Siamo alla pura follia e le multe sono già partite" ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente di Sib, Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio.
Sul caso è scattata anche una nuova polemica politica con una interrogazione parlamentare a firma della senatrice di Forza Italia Maria Paola Binetti che denuncia la difficoltà di interpretazione e dunque di applicazione della norma. “In questo modo invece di colpire il gioco d’azzardo si punisce il gioco di puro intrattenimento, disincentivando l’attività ludica sana e di aggregazione sia per giovani che per meno giovani” spiega la senatrice.