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Brusaferro (Iss): “Auspichiamo che le misure funzionino, ma non illudiamoci del liberi tutti”

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore della Sanità, che ha commentato i dati del report settimanale sull’emergenza Coronavirus in Italia, “ci auspichiamo che continuando con queste misure possiamo portarla ad un livello di tranquillità, senza però illuderci del liberi tutti. Dobbiamo convivere col Covid concedendoci alcune libertà ma senza violare le regole di fondo, che sono quelle che tutti conosciamo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Un Rt inferiore a 1 vuol dire che riduciamo il numero dei nuovi casi. Ma questo dato deve essere accompagnato da una incidenza compatibile per poter tornare a tracciare tutti i casi. Oltre al fatto che dobbiamo poi garantire di dilazionare le risposte sanitarie. Questo insieme di elementi deve creare le condizioni per continuare a vivere col Covid. Dobbiamo conviverci". A parlare è Silvio Brusaferro, numero uno dell'Istituto superiore di Sanità, nel corso della conferenza stampa di presentazione del report di monitoraggio settimanale sull'emergenza Coronavirus in Italia. Anche se i dati attuali, relativi alla 27esima settimana del modello elaborato, mostrano una lenta decelerazione del numero dei casi, non bisogna abbassare la guardia perché, come ha sottolineato Brusaferro, "alcuni momenti di relax di questa estate hanno fatto ripartire l'epidemia. Guardando cosa è successo negli altri paesi – ha aggiunto -, la nostra reazione nazionale e regionale sta mostrando capacità di modellare la curva. Ci auspichiamo che continuando con queste misure possiamo portarla ad un livello di tranquillità, senza però illuderci del liberi tutti. Dobbiamo convivere col Covid concedendoci alcune libertà ma senza violare le regole di fondo, che sono quelle che tutti conosciamo".

A lui ha fatto eco Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico. "Si inizia ad osservare iniziale ma chiara decelerazione della trasmissione. Tutto indica e dimostra come la strategia della diversificazione delle misure ha avuto efficacia. Questi indicatori di miglioramento devono essere una incentivazione per essere ancora più stringenti e rigorosi. I dati sono indicativi di uno spiraglio che si apre ma è una ragione di più per insistere in linea di condotta che sta dando i suoi risultati. Evitiamo di fare gli errori della scorsa estate quando pensavamo che era tutto finito". Anche Gianni Rezza è d'accordo con questa visione: "La diminuzione dell'Rt – ha detto – suggerisce che insieme alla decelerazione dei nuovi casi anche la trasmissione del contagio sta subendo l'effetto delle misure prese. L'incidenza è ancora alta, siamo partiti questa estate dai 10 e 15 ogni 100mila abitanti per arrivare oggi a oltre 750 su 100mila. L'ospedalizzazione può durare a lungo e la sofferenza dei servizi sanitari potrà ancora durare per settimane anche vedendo riduzione dell'Rt. Le misure in atto devono essere implementate per tenere a bada la circolazione del virus. Dobbiamo tenere duro".

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