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Bruciata viva dal marito, Angela e le altre: i femminicidi più cruenti del 2016

Angela Deppiu è morta bruciata viva nella sua villetta di Sassari. La donna è stata picchiata selvaggiamente, cosparsa di benzina e data alle fiamme dal marito. È solo l’ultima vita di una strage di mogli, madri e figlie che solo nell’ultimo anno ha mietuto centinaia di vittime.
A cura di Angela Marino
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Carla Caiazzo, Sara Di Pietrantonio e Giuia Ballestri. Solo la prima è sopravvissuta alla furia del compagno
Carla Caiazzo, Sara Di Pietrantonio e Giuia Ballestri. Solo la prima è sopravvissuta alla furia del compagno

Angela Deppiu, 66 anni è morta bruciata viva nella sua villetta alla periferia di Sassari, in Sardegna. È stata picchiata selvaggiamente dal marito Nicola Amadu, 67 anni, suo compagno da oltre 40 anni e padre dei suoi figli. La sua "colpa" era quella di aver chiesto la separazione. Suo marito l'ha presa a pugni e calci, poi l'ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco. Avvolta nelle fiamme, Angela ha trovato la forza di alzarsi e correre verso l'ingresso della villetta in un disperato, tragico tentativo di sfuggire a una morte orribile. La mamma di Sassari è solo l'ultima delle vittime di una strage silenziosa  che ogni anno porta via madri, mogli, compagne.

Tutte si spengono per mano degli uomini che le hanno amate o hanno creduto di farlo. Spesso la scintilla che innesca la furia omicida è la fine della relazione. Un tempo questo genere di delitti godeva di attenuanti specifiche nel caso che la vittima fosse considerata una moglie infedele. I "delitti d'onore" erano normati dalla legge e prevedevano pene ridotte per chi commettesse omicidio, ‘in stato d'ira', nei confronti del coniuge, figlia e sorella, a seguito di ‘illegittima relazione carnale'. Solo nel 1981 la legge 442 cancellò i concetti di ‘nozze riparatrici' e di ‘delitto d'onore'. Il retaggio della legittimità di un omicidio "carnale", istillato nell'immaginario comune dalle leggi e dalla morale del Ventennio, però, sembra non essere mai stato cancellato se nel 2016 la risposta all'interruzione di una relazione o al rifiuto sessuale è ancora la violenza. In Italia, i due terzi delle vittime di omicidio in ambito familiare sono donne. Il 16% delle donne è stata vittima di episodi di stalking e circa il 30% ha subìto violenza fisica (percosse, aggressioni con l'acido e altri episodi) o sessuale. Ecco quali sono i casi di cronaca più cruenti dell'ultimo anno.

Stefania Formicola, uccisa a colpi di pistola dal marito

È stata uccisa a 33 anni a Sant'Antimo (Napoli), 19 ottobre. Il marito, Carmine D'Aponte, le ha sparato con la sua pistola legalmente detenuta dopo che lei aveva palesato la volontà di separarsi. Stefania ha lasciato due bambini di 4 e un anno.

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Giulia Ballestri, ammazzata a bastonate

Giulia Ballestri, 39 anni, è stata uccisa a bastonate nella villa di famiglia in via Padre Genocchi a Ravenna lo scorso 18 ottobre. Della sua morte è accusato il marito e padre dei suoi due figli Matteo Cagnoni dal quale la donna si stava separando dopo aver intrapreso una nuova relazione. L'uomo, noto dermatologo assiduo dei salotti televisivi, aveva sostenuto un evento contro il femminicidio un anno prima della morte della moglie.

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Elisa Pavarani, uccisa a coltellate

Elisa Pavarani, 30 anni, è stata uccisa a coltellate a Parma lo scorso 10 settembre. Per il suo omicidio è stato arrestato l'ex compagno, Luigi Colla, 42 anni, saldatore. Era stata Elisa a chiudere la loro storia.

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Diana Gogoroia, sgozzata dal marito

Antonio Missud, 51 anni è accusato dell'omicidio della moglie Diana Gogoroia, sgozzata lo scorso 10 luglio a Torino. Dopo aver tagliato la gola alla 36enne l'uomo si è suicidato impiccandosi.

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Michela Di Baldo, freddata a colpi di pistola

Manuel Venier, 37 anni, ex guardia giurata, ha ucciso l'ex fidanzata a colpi di pistola lo scorso 8 giugno a Spilimbergo (Pordeonone) e poi si è tolto la vita. L'uomo non accettava la fine della loro relazione.

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Sara di Pietrantonio, strangolata e bruciata a 22 anni

Sara di Pietrantonio, 22 anni, è stata strangolata la notte tra il 28 e il 29 maggio a Roma. Il suo corpo è stato dato alle fiamme dall'assassino ex fidanzato Vincenzo Paduano, reo confesso. Lo aveva lasciato alcuni giorni prima.

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La strage di Rovigo: Rodica giustiziata dal marito insieme alla madre

Afrim Begu ha ucciso la moglie Rodica Monteanu nel casolare a Fenil del Turco, una frazione di Rovigo lo scorso 27 febbraio. L'uomo ha fatto inginocchiare la moglie e le ha sparato, poi ha freddato la suocera e ferito il compagno di lei. Infine,  ha puntato l'arma contro se stesso e si è tolto la vita.

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Isabella Noventa, uccisa con un martello dall'ex

È stata uccisa il 15 gennaio 2016 dall'ex fidanzato Freddy Sorgato in concorso con la sorella Debora e l'amante Manuela Cacco. È stata colpita con un martello. Il suo corpo non è mai stato trovato.

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Larisa Elena e la madre Mirela, fatte a pezzi e gettate nell'Adige

Il 13 febbraio la 12 anni Larisa è stata uccisa ad Albaredo d'Adige (Verona) per mano del fratellastro Andrei Filip, 20 anni. La piccola è stata strangolata per aver assistito all'omicidio della madre, uccisa a coltellate. I corpi delle vittime sono stati successivamente fatti a pezzi e gettati nell'Adige.

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Marina Havrylyuk e la figlioletta Katia uccise con un'ascia

Volodymir Havrylyukha ucciso la mohlie Marina Havrylyuk e la loro figlioletta Katia, 4 anni. La 30enne e la bimba sono state finite a colpi di ascia nella loro abitazione di Licola (Napoli) lo scorso 9 gennaio.

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Carla Caiazzo, arsa viva dal compagno all'ottavo mese di gravidanza

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Carla Caiazzo è stata aggredita dal compagno Paolo Pietropaolo il 1 febbraio 2016. L'uomo l'ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco al culmine di una lite. Carla era incinta di 8 mesi della piccola Giulia Pia. La bimba è stata fatta nascere con un intervento d'urgenza mentre la madre era in coma. Carla è sopravvissuta al tentato omicidio e continua a sostenere dolorose e costose terapie per le ustioni. È diventata un simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

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