Bologna: alla mensa scolastica cibo caro e cattivo, bimbi in sciopero della fame

Il cibo delle mense scolastiche non solo è tra i più cari ma è anche qualitativamente scarso. Per questo i bimbi delle scuole di Bologna protesteranno attraverso una sorta di sciopero della fame astenendosi dal mangiare il cibo servito il prossimo 21 novembre. È quanto deciso dall’assemblea dei genitori dell’Osservatorio mense scolastiche di Bologna che da tempo si batte per migliorare il servizio mensa nelle scuole del capoluogo emiliano. Del resto già alcuni mesi fa i genitori avevano tentato un'azione analoga chiedendo ai loro ragazzi di rifiutare il cibo. In particolare i genitori contestano la gestione della società Seribo e i “5,6 milioni di utili che i soci privati della società hanno incassato oltre ogni ragionevole livello di settore in questi anni in cui la società partecipata ha gestito la refezione e scolastica a Bologna".
I genitori chiedono nuovo bando di gara
"A fronte di questa cifra esorbitante, i genitori non hanno visto fare investimenti su strutture (nuovi centri pasti e ammodernamento macchinari) e qualità (biologico e menù migliori) pagando al tempo stesso tariffe tra le più alte d’Italia" si legge in una nota dell’Osservatorio. Infine i genitori lamentano le promesse non mantenute da parte del sindaco della città e per questo chiedono ora "un netto cambiamento nel servizio che dovrà essere ridefinito con il nuovo bando di gara".