Bimbi nel bosco, la madre è con loro in casa famiglia: “Li vedo stranamente euforici, non li lascio da soli”

Sono pronti a dare battaglia legale in tutte le sedi opportune i due genitori dei tre bimbi che vivevano isolati nel casolare nel bosco di Palmoli, in Abruzzo e per questo collocati in casa famiglia dal Tribunale. “Riporterò a casa i miei figli” ha dichiarato il padre, “Torneremo ad essere un nucleo familiare” ha assicurato anche la madre, l’unica che per ora può stare con loro nella casa famiglia. I due, attraverso il legale, hanno già messo a punto l’appello di opposizione all’ordinanza del giudice contestando punto per punto le valutazioni del Tribunale dell’Aquila che gli ha sospeso la potestà genitoriale.
“Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare” ha spiegato la madre dei piccoli a Repubblica. Lei è l’unica che può vederli anche se con alcune restrizioni: gli incontri solo a colazione e la sera, mentre la presenza del padre non è stata consentita. “Io resto qui, non li lascio soli” ha confermato la donna che per ora alloggia nella stessa struttura, assicurando: “I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno, invece, a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello”.
Pronto il ricorso contro la decisione dei giudici
L’avvocato ha spiegato che nel ricorso saranno inserite anche tutti i certificati di idoneità statica della casa e “un progetto per poter realizzare un bagno adiacente all’abitazione, dotato di un sistema di fitodepurazione”. “Quanto agli aspetti sanitari i bambini hanno fatto i vaccini obbligatori, non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola, quindi non è che non sono vaccinati, il primo vaccino lo hanno fatto” ha aggiunto il legale che sta presentando anche i documenti con la richiesta dei genitori di avvalersi dell’istruzione parentale. "Questi bambini hanno più relazioni vere di tanti coetanei che magari hanno amici virtuali sul telefonino. E la mobilitazione pacifica, che c'è stata e ci sarà, dei cittadini di quel comprensorio, dimostra la socialità di questa famiglia" ha sottolineato l'avvocato.
Scontro tra magistrati e governo
Il caso dei piccoli nel bosco intanto ha acceso anche uno scontro istituzionale tra magistratura e governo. "Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso e grave quindi bisognerà approfondire, ci saranno accertamenti profondi” ha spiegato ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Siamo di fronte ad un sequestro di tre bimbi tolti alla madre e al padre in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa" sono invece le dichiarazioni di Salvini che aggiunge: “Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona, sarà fondamentale".
L'atto del tribunale dell'Aquila "si fonda su valutazione tecniche ed elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico. Ed è stato assunto con finalità esclusivamente protettive" replicano dall’associazione nazionale magistrati. “L'ordinanza è stramotivata, è lunga dieci pagine. La politica legga i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi e non strumentalizzi” ha aggiunto il segretario dell'Anm Rocco Maruotti .