Bimba morta cadendo da cavallo, indagate due istruttrici. L’animale non verrà soppresso

Con il trascorrere dei giorni emergono importanti novità in merito alla morte della 12enne Gabrielle Harbert, la ragazzina italo – americana residente ad Udine morta nella notte tra giovedì e venerdì dopo essere caduta da cavallo nel maneggio Elle Centro Equestre di Manzano mentre stava effettuando una lezione di equitazione. Ricoverata all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, è morta in seguito ai gravissimi traumi riportati. Come riferito da alcune istruttrici e da un'altra testimone Gabrielle ha perso l'equilibrio dopo aver terminato un salto di un ostacolo alto non più di 40 centimetri: proiettata in avanti, la giovane avrebbe perso la presa delle briglie cadendo di fronte all'animale che, in modo del tutto accidentale, l'ha colpita con uno zoccolo provocandone l'immediata perdita dei sensi. E' importante specificare che l'incidente non è stato causato dal "temperamento" del cavallo, descritto al contrario come un animale estremamente docile ed adatto alle lezioni con i bambini: anche per questo Amina – questo il nome dell'animale – non verrà sicuramente abbattuto. Le condizioni di Gabrielle si sono rivelate subito molto gravi, tanto che sul luogo dell'incidente è intervenuto un'eliambulanza che l'ha trasportata con la massima urgenza all'ospedale udinese, accolta nel reparto di cardiochirurgia dove è stato tentato un intervento al cuore e nella parte del torace schiacciata dal cavallo.
Nata nel 2004 negli Stati Uniti, dove ha frequentato parte delle scuole, Gabrielle viveva con i genitori Richard Harbert, di San Francisco, e Francesca Cremona, italiana, e due fratelli. Descritta come una bambina molto responsabile e appassionata di equitazione, in passato aveva già avuto un incidente mentre cavalcava e – parlando con i genitori – aveva espresso il desiderio di donare i suoi organi se avesse avuto un incidente mortale. Nel frattempo la Procura di Udine ha iscritto le due istruttrici nel registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio colposo: si tratta però di un semplice atto dovuto, visto che in realtà non ci sono dubbi che si sia trattato di una tragica fatalità.