Belluno, rimproveri e violenze continue sul figlio tredicenne: mamma a processo

Rimproveri e violenze continue nei confronti del figlio di tredici anni hanno portato una donna di Belluno in tribunale. Prima la mamma bellunese era stata allontanata da casa e poi, dopo un periodo di indagini durate diverse mesi, è stata rinviata a giudizio dal giudice delle udienze preliminari con l’accusa di maltrattamenti nei confronti del minore. La prima udienza si terrà il 27 settembre davanti al giudice monocratico. Le responsabilità eventuali si stabiliranno durante il dibattimento, durante il quale saranno sentiti sia i testimoni della pubblica accusa e della parte civile che quelli dell’imputata. Come scrive il Corriere del Veneto, per il momento sono quattro gli episodi contestati alla donna. Tutti riguardano continui e giornalieri rimproveri e violenze sul figlio che hanno portato la Procura bellunese a interessarsi del suo caso aprendo le indagini nei primi mesi dello scorso anno. In un caso il bambino è finito anche al pronto soccorso accompagnato dal padre, che in quella occasione tentò di minimizzare l’accaduto senza parlare di sua moglie.

L’allarme lanciato dal medico di famiglia – Alcune settimane dopo il pronto soccorso un nuovo caso di violenze. Il medico di base della famiglia chiamato dai genitori si recò a casa loro e, prima di suonare il campanello, sentì delle grida del ragazzino. Entrato, sorprese la madre che alzava le mani contro il figlio. A quel punto il medico avvisò i carabinieri dicendo ciò che aveva visto e successivamente la donna è finita nel registro degli indagati per il reato di maltrattamenti su minore. Il tredicenne è stato ascoltato da una psicologa in via protetta a scuola e inoltre le intercettazioni ambientali hanno permesso di accertare quattro episodi di maltrattamenti che hanno fatto scattare a carico della donna la misura dell’allontanamento da casa.